LA RADIOATTIVITA' E LE RADIAZIONI IONIZZANTI |
Henry Becquerel
Marie Curie Due anni più tardi Marie Curie, proseguendo gli studi iniziati da Becquerel, scoprì che anche altre sostanze godevano della stessa proprietà dell'uranio e fra queste il torio suggerendo nel contempo di chiamare tali sostanze radio (radium = raggio) attive. Nella prosecuzione dei suoi esperimenti notò che la pechblenda minerale contenente soltanto piccole quantità di sali di uranio manifestava un'attività radiante o radioattività maggiore di quella dei sali di uranio: ne dedusse la presenza di qualche specie chimica ignota. Con vari procedimenti chimici riuscì a separare il polonio e il radio la cui radioattività risultava rispettivamente 400 e 1.000.000 di volte superiore a quella dei sali di uranio puri: utilizzando il radio con un semplice esperimento riuscì a stabilire la natura dei raggi emessi scoprendo che trattava di 3 tipi di radiazioni: la prima elettricamente carica negativamente, la seconda carica positivamente e la terza neutra. Associò a tali raggi le prime tre lettere dell'alfabeto greco a (alfa), b (beta), g (gamma). |
1. La Scoperta delle Radiazioni |
2. Le Radiazioni |
3. La Radioprotezione |
4. L'incidente di Chernobyl |