17 novembre 2022
GRUPPO | ARGOMENTO E TUTOR | N. | SEDE | MATERIALI | ||
A |
COSTRUZIONE E USO DIDATTICO DEL KIT INFN PER LA RIVELAZIONE DI PARTICELLE ARDUSIPM
La costruzione di un rivelatore di particelle "fatto in casa" non è una cosa semplice data la difficoltà
di reperimento di materiali e i relativi costi.
Nell‘ambito delle ricerche istituzionali INFN abbiamo realizzato un rivelatore a scintillazione compatto ed economico,
basato su Arduino Due, che racchiude tutte le funzionalità di un moderno detector di fisica delle particelle.
ArduSipM sarà utilizzato dalla scuola di Fermo vincitrice del CERN beamline for schools 2017 nel loro esperimento al CERN
per la rivelazione della radiazione Cherenkov.
Durante la giornata verrà mostrato come assemblare il rivelatore, come utilizzare i programmi di acquisizione e controllo,
verranno spiegate le sue funzionalità e si imparerà come usarlo in esperienze didattiche per la rivelazione di raggi cosmici
o misure di radiazione ambientale.
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Aula B1 | |||
B |
ATOMI, ACCELERATORI E LUCE A. Balerna, V. Sciarra Il nostro mondo è popolato da tanti e diversi tipi di materiali: ciò che sorprende è che questa grande varietà di materia sia composta di pochi e relativamente semplici elementi chiamati atomi. Gli atomi, con la loro dimensione di frazioni di nanometro (un decimo di miliardesimo di un metro) sono invisibili anche al migliore microscopio ottico. Per “vedere” gli atomi ed esplorare il mondo al di là delle sue proprietà macroscopiche, è necessaria una luce che non è quella visibile. Questa luce, o meglio i raggi X, hanno una lunghezza d‘onda ben più corta della radiazione visibile e quindi adatta a studiare elementi piccoli come gli atomi. Gli acceleratori di particelle nati per studiare la fisica fondamentale, sono nel tempo diventati anche ottime sorgenti di luce (luce di sincrotrone) e in particolare di raggi X. Studieremo l‘evoluzione delle sorgenti di luce di sincrotrone, le loro caratteristiche e le nuove prospettive di ricerca che si aprono anche nell‘ambito degli studi sulla struttura atomica della materia.
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Lab. Dafne Luce |
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C |
BRUNO, PIERRE E IL MISTERO DELLA CARICA PERDUTA: PERCORSO STORICO E SPERIMENTALE ALLA SCOPERTA DEI RAGGI COSMICI.
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Aula A-75 |
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D |
DISPOSITIVI FOTOVOLTAICI INNOVATIVI
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Aula A1 |
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E |
TECNICHE DI DIAGNOSTICA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI COSTITUENTI I BENI CULTURALI: DALLE SORGENTI CONVENZIONALI ALLA LUCE DI SINCROTRONE Dopo aver presentato una panoramica delle tecniche analitiche per la caratterizzazione dei materiali costituenti i beni culturali, che usano sorgenti convenzionali nel range spettrale dai Raggi X all’Infrarosso, verrà affrontato l’utilizzo della luce di sincrotrone per esperimenti di spettroscopia infrarossa su sezioni stratigrafiche di opere pittoriche. |
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Aula Calcolo |
Lab. Dafne Luce
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F |
IL CODICE DELLA COMPLESSITA’ “I ragazzi di oggi crescono in un contesto educativo e comunicativo che propone visioni semplificate e riduzionistiche dei processi e dei fenomeni del mondo reale, mentre loro si troveranno ad agire in un mondo sempre più pervaso dalla complessità, nel quale le illusioni del controllo assoluto dei processi e del determinismo funzionale generano chimere, frustrazioni e dialettica disfunzionale.
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Aula Salvini |
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G |
ALFA, BETA, GAMMA: ALLA SCOPERTA DELLA RADIOATTIVITA' All'inizio del '900, i misteriosi "raggi" emessi dai nuclei radioattivi vennero battezzati alfa, beta o gamma a seconda del loro comportamento in un campo magnetico. Oggi sappiamo che si tratta di particelle ben note, di cui conosciamo massa e carica elettrica. La spettroscopia è la misura della loro energia, che permette di identificare univocamente i decadimenti nucleari da cui provengono. E' una tecnica di indagine della materia molto potente, che si applica tanto all'astrofisica quanto ai beni culturali, consentendo di capire il contenuto di una stella o di una tela di Leonardo.
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H |
SUPERCONDUTTIVITA' E L'EFFETTO MEISSNER NEI SUPERCONDUTTORI CERAMICI GRANULARI AD ALTA TEMPERATURA Materiale (consultare prima della partecipazione) Lo scopo dell'incontro è conoscere il fenomeno superconduttivo. Sperimentalmente sarà caratterizzato l'effetto "Meissner" di un materiale superconduttore ceramico. Sarà mostrata la levitazione di un trenino con superconduttori ceramici su una ferrovia magnetica e di un piccolo magnete su un superconduttore. inoltre sarà presentata la misura di suscettività magnetica di un superconduttore in funzione della temperatura. Verrà effettuata una lezione introduttiva del fenomeno e la presentazione delle esperienze che seguiranno in laboratorio.
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Aula Conversi
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I |
SORGENTI DI PLASMA PER L’ACCELERATORE DI PARTICELLE Il termine ‘compattezza’ è ormai ricorrente anche nel campo degli acceleratori di particelle. Sicuramente tale termine può sembrare in netta contraddizione con l’acceleratore LHC del CERN, dove ben 27 km di lunghezza sono capaci di spingere fasci di particelle a energie prossime a quelle delle reazioni stellari. Accanto ad acceleratori di questo tipo, negli ultimi anni, è nata l’esigenza di avere a disposizione strutture ‘poco ingombranti’ e capaci di fornire fasci di particelle ugualmente energetici, necessarie per applicazioni sia industriali sia mediche, le quali impiegano la maggioranza delle diverse decine di migliaia di acceleratori attualmente in funzione nel mondo. Questo risultato non è ottenibile con le tecniche di accelerazione convenzionali basate su impulsi a radiofrequenza e, di conseguenza, sono in fase di sperimentazione diverse nuove metodologie, fra le quali la più promettente è quella basata sulle ‘scie di plasma’ (Plasma Wakefield Acceleration). In questa tecnica, il pacchetto di particelle accresce la sua energia seguendo la scia delle onde di plasma, proprio come farebbe un surfista che scivola lungo la cresta delle grandi onde marine, riuscendo a essere anche più veloce di queste ultime. Le tecniche per far raggiungere la condizione di plasma, il nostro ‘mare’, a un gas neutro (idrogeno) e la capacità di confinarlo in sottili strutture di pochi millimetri rappresentano una delle più grandi sfide per arrivare a costruire i cosiddetti ‘plasma-based accelerators’, i quali promettono di essere anche 100 volte più compatti di quelli attuali. La formazione e il confinamento del plasma per l’accelerazione di particelle sarà argomento del gruppo di lavoro.
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Laboratorio TEX | |||
L | MECCANICA QUANTISTICA Il percorso proposto è dedicato all‘introduzione dei temi che hanno portato allo sviluppo della meccanica quantistica e verrà strutturato in una parte teorica e in una parte sperimentale. Nella sessione sperimentale verrà realizzata la misura della costante di Planck a partire dalla misura della tensione di conduzione di due LED che emettono su lunghezze d‘onda diverse e verranno condotti esperimenti relativi all'effetto fotoelettrico.
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Aula Biblioteca | |||
M |
RIVELAZIONE DI PARTICELLE CON MATERIALI SCINTILLANTI E FOTOMOLTIPLICATORI AL SILICIO DI NUOVA GENERAZIONE L’attività sperimentale proposta è incentrata sulla tecnica di rivelazione di particelle basata su materiali scintillanti. Verrà fornita una breve descrizione dei calorimetri a scintillazione illustrando la loro applicazione per l’esperimento Mu2e, mostrando un prototipo su grande scala, denominato Modulo-0. Verrà poi presentato l’uso degli scintillatori plastici, letti con fotomoltiplicatori al silicio, come rivelatori di posizione e di tempo di arrivo per la ricostruzione dei raggi cosmici che incidono sul Modulo-0. Scopo dell’esperienza pratica è lo studio della dipendenza della risposta di energia e tempo dalla posizione di impatto sullo scintillatore.
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Aula Seminari |
Lab. Gran Sasso
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N |
NANOTECNOLOGIE PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE La qualità dell’aria che respiriamo costituisce una tematica sempre più centrale nella società contemporanea; il suo monitoraggio puntuale e distribuito diventa sempre più accessibile grazie a sensori a basso costo basati sulle nanotecnologie. La lezione verrà strutturata in un’introduzione alle nanotecnologie e ai metodi di caratterizzazione chimico-fisiche utilizzate nella realizzazione di sensori a stato solido basati su semiconduttori nanostrutturati e in attività hands-on di integrazione hardware e software. Alcuni di questi dispositivi sono prodotti presso la Fondazione Bruno Kessler e altri sono disponibili commercialmente a basso costo, l’integrazione avverrà su piattaforme consolidate e di facile reperibilità come Raspberry Pi e STM32-Nucleo.
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Aula B. Touschek | |||
O |
SIMULAZIONE DI EVENTI A LHC: DALLA GENERAZIONE ALLA RICOSTRUZIONE Il gruppo lavorerà sulla simulazione e ricostruzione di eventi al Large Hadron Collider (LHC). Dopo un'introduzione teorica alla fisica dei generatori di eventi Monte Carlo, i partecipanti impareranno ad utilizzare i programmi più moderni, quali MadGraph o PYTHIA, al fine di simulare eventi a LHC e ricostruire le particelle presenti nello stato finale. Verranno studiati con particolare riguardo campioni di eventi con la produzione di bosoni di Higgs o di particelle predette in teorie oltre il Modello Standard.
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Aula Master | |||
P |
TECNOLOGIE DI CHANNELING AVANZATE: DAGLI ONDULATORI DI CRISTALLO ALLE GUIDE D'ONDA CAPILLARI Questo seminario descriverà ai partecipanti lo stato degli studi presenti e gli eventuali possibili sviluppi futuri nelle tecnologie di channeling applicate alla fisica dei raggi X (per la maggior parte ottiche policapillari a raggi X applicate alle tecniche CT, XRF, TXRF). Una volta introdotto l‘argomento, i partecipanti saranno invitati a seguire varie attività sperimentali e tecnologiche a XLab Frascati dei Laboratori Nazionali di Frascati. Il Channeling è un fenomeno ben noto correlato al moto di particelle cariche in cristalli allineati. Recenti studi hanno dimostrato la fattibilità di applicare i fenomeni di channeling per la descrizione di altri diversi meccanismi di interazione tra particelle cariche e neutre in solidi, plasmi e campi elettromagnetici dagli studi basati su ondulatori di cristalli, collimatori e acceleratori fino ad elementi ottici per raggi X e neutroni basati su sistemi di capillari.
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XLAB | |||
Q |
DALLE LEGGI DI KEPLERO AI BUCHI NERI: SPERIMENTARE LA GRAVITA' IN CHIAVE MODERNA IN CLASSE In questa attività vedremo come si possono sperimentare anche in classe alcuni fenomeni riguardanti la gravità: come si muovono la Luna, i pianeti e le stelle, come fa una navicella a viaggiare nello spazio, come le masse riescono a deformare lo spazio-tempo, cosa sono i buchi neri e le onde gravitazionali, cosa dice la Relatività Generale di Einstein. Dopo una prima parte dimostrativa, i partecipanti costruiranno e useranno uno spazio-tempo fai-da-te costituito da un kit low-cost e che può essere usato facilmente in classe, con il quale impareranno a sperimentare in prima persona diversi fenomeni. Ai partecipanti sarà anche fornito un manuale che raccoglie i trucchi e le linee guide ricevute dalle tutor durante l’attività.
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Aula Bernardini | |||
R |
MISURE DI RAGGI X AD ALTISSIMA PRECISIONE CON UNO SPETTROMETRO DI BRAGG La spettroscopia a raggi X è una delle tecniche più utilizzate in tantissimi campi della fisica fondamentale e applicata; in particolare, le misure ad altissima risoluzione, che permettono di misurare l'energia dei fotoni X con precisioni dell'ordine dello 0,005% (0,5 eV per un fotone da 10000 eV), rappresentano una tecnologia cruciale per moltissime applicazioni sia di fisica fondamentale (come ad esempio gli atomi esotici) che di fisica applicata (ad esempio le stime di qualità di cibi e bevande).
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Aula Leale |
Laboratorio VIP/VOXES
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