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390.1.1) Come si installano i programmi?
I programmi o le applicazioni che si intende installare possono essere confezionate in vari modi (vedi sezione 390.3). Sempre più frequentemente infatti lo stesso programma viene distribuito in forma di pacchetto specifico per ogni distribuzione, pacchetto che contiene oltre agli eseguibili e a tutte le componenti necessarie per il funzionamento anche tutte le informazioni su come e dove esso debba essere installato.
Se ad esempio si dispone di una distribuzione Debian GNU/Linux sarà opportuno cercare gli applicativi desiderati sotto forma di pacchetto deb. Si faccia riferimento alla sezione 390.5 per le indicazioni su come gestire questo tipo di pacchetti.
Lo stesso discorso vale per le distribuzioni basate su pacchetti RPM (Red Hat, Mandrake, ecc.). A tal proposito si faccia riferimento alla sezione 390.6.
Spesso si trovano però i sorgenti degli applicativi che interessano. Essi vengono generalmente distribuiti sotto forma di pacchetti sorgenti tar.gz o tgz. All'interno di tali pacchetti non sono presenti gli eseguibili ma i sorgenti, il che rende possibile compilare tali programmi per le piattaforme che ci interessano. All'interno di un pacchetto sorgente sono presenti, oltre ai file di installazione, la documentazione, il file-make (makefile), e alcuni script. Fare riferimento alla sezione 390.4 per la spiegazione delle metodiche di installazione.
Talvolta accade che i pacchetti tar.gz (o tgz) contengano già gli eseguibili. In quel caso questi ultimi potranno essere utilizzati subito dopo la decompressione del pacchetto. |
Bisogna ricordare infine che altri pacchetti possono essere distribuiti in forma diversa ad esempio compressi con bzip2, con gzip, con pkzip, ecc. In questi casi si dovrà utilizzare i relativi programmi di utilità (fare riferimento alla sezione 390.7).
390.1.2)
Come si evita di mettere sempre ./
davanti al nome di un eseguibile?
Si può evitare di apporre ./
davanti al nome dell'eseguibile presente nella directory corrente aggiungendo alla dichiarazione della variabile PATH la directory corrente che è identificata dal punto (.
). Se ad esempio la variabile PATH dichiarata in .bash_profile
è la seguente:
PATH="/usr/local/bin:/usr/bin:/bin:/usr/bin/X11"
essa diventerà:
PATH=".:/usr/local/bin:/usr/bin:/bin:/usr/bin/X11"
Per rendere effettive le modifiche si dovrà esportare la variabile appena dichiarata con:
#
export PATH
[Invio]
Occorre però ricordare che questa procedura potrebbe risultare dannosa facilitando infatti l'esecuzione di script potenzialmente pericolosi.
390.1.3) Come si fa a non far chiudere i programmi lanciati da un terminale grafico alla chiusura del terminale stesso?
Innanzitutto il programma va lanciato apponendo dopo il comando il carattere &. Questo carattere serve a inviare sullo sfondo il programma lanciato e a poter continuare ad utilizzare quel terminale grafico. Se a questo punto, al prompt della shell, si impartisce il comando exit:
$
exit
[Invio]
il terminale grafico si chiuderà mentre il programma continuerà a funzionare. Utilizzando [Ctrl+D] si otterrà lo stesso effetto.
390.1.4) Come si fa a chiudere il terminale grafico nel momento del lancio di un eseguibile o di un'applicazione?
Come si può intuire dalla LDR 390.1.3 se si desidera far scomparire repentinamente il terminale grafico dopo avere lanciato un'applicazione o un eseguibile si dovrà utilizzare il seguente comando:
$
applicazione & exit
[Invio](1)
390.1.5) Dove risiedono realmente nel file system gli eseguibili?
Per sapere dove risiede un eseguibile (i programmi, le applicazioni) nel file system si dovrà utilizzare il comando which. Ecco un esempio:
$
which pppd
[Invio](2)
/usr/sbin/pppd
390.1.6) Come si applicano le patch (file delle differenze) ai programmi?
Per applicare un file delle differenze (patch) ad un programma occorre posizionarsi all'interno della directory dove risiede la versione da aggiornare e digitare:
$
patch < file_delle_differenze
[Invio](3)
Per indirizzare su un file gli eventuali errori si darà il comando:
$
patch < file_delle_differenze 2> file_errori
[Invio](4)
390.1.7)
Cosa sono i file .elf
?
Ho scaricato un file con estensione .elf.tar Il tar lo conosco ma ELF cos'è e come si installa?
I file formato .elf (Executable Linkable Format) sono degli eseguibili. Un sistema GNU/Linux utilizza librerie collegate dinamicamente, il che permette di avere eseguibili più piccoli e quindi un minor consumo di memoria. Le librerie collegate dinamicamente (e quindi gli eseguibili ad esse collegati) possono essere di diversi formati, ma quello più usato al momento è l'.elf.
390.1.8) È possibile far girare alcune applicazioni di SCO Unixware con Linux?
Esiste un patch per il kernel denominato ABI (iBCS per piattaforme Intel) in grado di permettere l'esecuzione di applicazioni SCO Unixware. Questo patch è stato fornito però solamente fino alle ultime versioni del kernel 2.3.x e non risulta disponibile per le versioni 2.4.x.
390.1.9) Dove viene posizionata all'interno del file system la documentazione allegata ai pacchetti?
Generalmente tutti i pacchetti, oltre agli eseguibili e alle librerie, sono accompagnati dalla documentazione. La maggior parte delle volte, dopo che si è installato il pacchetto, essa si va a posizionare nella directory /usr/doc
o nella directory /usr/share/doc
. Questo dipende generalmente dal tipo di distribuzione. Non è infrequente avere entrambe le directory perché l'informazione della destinazione della documentazione è insita nel pacchetto.
core
390.2.1)
Cosa sono i file core
?
Quando un programma termina inavvertitamente, cioè con qualche errore, il kernel, che deve terminare il processo, scrive un'immagine del processo in memoria su questo file core
. Da quel file si dovrebbe essere in grado di risalire al tipo di errore e correggerlo.
390.2.2)
Come si evidenzia il responsabile di un file core
?
Per sapere quale programma ha provocato l'errore e quindi il file core
occorre posizionarsi all'interno della directory contenente il file core
stesso e utilizzare il comando size:
$
size core
[Invio]
390.2.3)
Si possono disabilitare i file core
?
Occorrerà aggiungere la seguente riga all'interno del file /etc/profile
:
ulimit -c 0
oppure, allo stesso modo, se fosse presente già una riga simile alla seguente:
ulimit -c 1000000
la si dovrà modificare come indicato.
390.2.4)
Come si eliminano tutti i file core
?
Per poter eliminare tutti i file core
presenti all'interno del file system, si potrà utilizzare uno dei seguenti comandi:
#
find / -name core -type f -xdev -exec rm {} \;
[Invio]
oppure:
#
find / \( -name core \) -exec rm {} \;
[Invio]
390.3.1) Come si convertono i pacchetti?
Con il programma Alien, che serve a convertire da un formato di un pacchetto ad un altro. Ecco un esempio di utilizzo di Alien per convertire un pacchetto RPM in .deb
:
#
alien --to-deb pacchetto.rpm
[Invio](5)
Eccone un altro che mostra invece come convertire un pacchetto .deb
in formato RPM:
#
alien --to-rpm pacchetto .deb
[Invio](6)
390.3.2) Come si possono utilizzare pacchetti RPM in una distribuzione Slackware?
Occorre innanzitutto fare riferimento alla LDR 390.3.1 che spiega l'utilizzo di Alien. In questo caso l'utilizzo di Alien sarà simile al seguente:
#
alien --to-tgz pacchetto .rpm
[Invio](7)
Si deve in ogni caso ricordare che esiste anche RPM2targz.
390.3.3)
Come si possono convertire i pacchetti tar.gz
in formato RPM?
Se il file compresso (tar.gz
) è stato predisposto, si potrà utilizzare la seguente sintassi del comando rpm:
rpm -ta programma.tar.gz
390.3.4)
Cosa sono i file .bin
?
Questi file sono generalmente eseguibili autoscompattanti. Occorrerà quindi conferire loro i permessi di esecuzione e lanciarli.
390.4.1)
Come si installano i programmi distribuiti in pacchetti .tar.gz
(o .tgz
)?
La decompressione del contenuto dei pacchetti .tar.gz
(o .tgz
) avviene con il comando tar:
#
tar -zxvf pacchetto .tar.gz
[Invio](8)
Dopo avere effettuato questa operazione, è opportuno ricordarsi di leggere il contenuto dei file README
ed INSTALL
. Nel primo si troveranno indicazioni generali sul programma, nel secondo le istruzioni da seguire per installarlo. Un pacchetto .tar.gz
generalmente è un pacchetto sorgente cioè contenente tutti i componenti necessari a compilare il programma. Altre volte invece i pacchetti .tar.gz
contengono già i file binari che non necessiteranno altro che di essere eseguiti. Qui di seguito si tratterà dell'installazione di programmi distribuiti in forma sorgente.
Generalmente i comandi che si impartiscono sono in sequenza:
./configure
(serve a costruire un file specifico per il sistema su cui si opera e che sarà utilizzato dal compilatore. Questo file si chiama file-make.)
make
make install
(Copia i file compilati nelle adeguate directory)
make clean
(Elimina eventuali file temporanei generati durante la compilazione)
390.4.2)
Che differenza c'è tra i pacchetti .tar.gz
e i pacchetti .tgz
?
La differenza sostanziale non c'è. Si tratta di utilizzare a volte il formato .tgz
per poter permettere una maggior compatibilità con sistemi operativi che utilizzano nomi di file in formato 8+3.
390.4.3)
Come si visualizza il contenuto dei pacchetti .tar.gz
o .tgz
Dopo aver decompresso il pacchetto con gunzip:
$
gunzip file.tar.gz
[Invio](9)
si darà il comando:
$
tar -t file.tar
[Invio]
Questi due comandi possono essere riassunti in uno solo:
$
tar -tzf file.tar.gz
[Invio]
390.4.4)
Come si decomprimono i pacchetti .tar.gz
o .tgz
?
#
tar -zxvf file.tar.gz (o tgz)
[Invio]
La z evita di utilizzare gunzip prima di tar.
390.4.5)
Come si disinstallano i programmi originariamente installati da pacchetti .tar.gz
o .tgz
?
Per disinstallare un programma che originariamente era stato installato da un pacchetto sorgente si potranno utilizzare diverse metodiche:
Qualora si sia utilizzato installwatch all'atto dell'installazione, sarà possibile risalire facilmente a tutte le operazioni che vennero svolte allora e quindi anche alla posizione dei file installati. installwatch crea infatti un file di testo con queste informazioni; sarebbe quindi utile creare tanti file di testo quanti sono i programmi installati da pacchetti in forma sorgente.
Si ricordi inoltre che alcuni pacchetti permettono anche comandi come make uninstall o make distclean; purtroppo però questo non sempre accade.
Un altro modo è quello di leggere il Makefile
per controllare quali sono le directory in cui il programma viene installato per potere quindi rimuovere i file manualmente.
Infine, a volte capita che vengano generati dei file di registro (log) con l'elenco dei file installati e la loro posizione all'interno del file system.
390.4.6)
Come si creano i propri pacchetti .tar.gz
o .tgz
?
Il seguente comando genererà nella directory corrente il file compresso nome_archivio.tar.gz
contenente il contenuto delle directory /etc/
, /home/
/root/
/var/
/usr/local/
:
#
tar zcvf nome_archivio.tar.gz /etc /home /root /var /usr/local
[Invio]
390.4.7)
Come si creano pacchetti .tar.gz
o .tgz
nel cui nome venga inserita la data di creazione?
Per creare un pacchetto .tar.gz
che nel nome del file contenga la data della creazione si potrà impartire il seguente comando:
#
tar zcvf nome-`date +%d%m%Y`.tar.gz /directory/
[Invio]
390.4.8)
Come si creano i pacchetti .tar.gz
o .tgz
sequenziali su dischetti?
$
tar -c -f /dev/fd0 -L 1440 -M -v /home/utente/
[Invio]
390.4.9)
Come si ripristinano i pacchetti .tar.gz
o .tgz
archiviati su dischetti sequenziali?
Il comando da impartire per ripristinare il contenuto di un archivio presente su più dischetti è il seguente:
$
tar -x -f /dev/fd0 -L 1440 -M -v -p --same-owner
[Invio]
390.5.1) Come si installano i pacchetti Debian?
I pacchetti delle distribuzioni basate su Debian hanno estensione .deb
. Per poterli gestire è necessario utilizzare il comando dpkg. Per installare ad esempio il pacchetto nome.deb
si impartirà il comando:
#
dpkg -i nome.deb
[Invio]
Come rpm -i, però, dpkg non è molto evoluto e si preferisce e si consiglia di utilizzare apt-get (fare riferimento alla LDR 390.5.10. Meglio ancora è utilizzare Dselect con apt-get (fare riferimento alle LDR 390.5.10 e 390.5.9).
390.5.2) Come si aggiornano i pacchetti Debian?
Il comando da utilizzare è lo stesso che si impiega per l'installazione:
#
dpkg -i nome.deb
[Invio]
o:
#
apt-get install nome
[Invio](10)
se il pacchetto proposto è una versione più recente di quello già installato viene fatto l'aggiornamento.
390.5.3) Come si disinstallano i pacchetti Debian?
Il comando da utilizzare per disinstallare un pacchetto .deb
è:
#
dpkg -r nome
[Invio]
Si consiglia in ogni caso però di provare prima:
#
dpkg --no-act -r nome
[Invio]
per controllare se la disinstallazione del pacchetto compromette l'integrità del sistema (ci possono essere altri pacchetti che dipendono da quello). Un altro metodo per la disinstallazione è con apt-get:
#
apt-get remove nome
[Invio]
390.5.4) Come si verifica l'installazione dei pacchetti Debian?
Per verificare la corretta installazione di un pacchetto .deb
si utilizzerà il seguente comando:
#
dpkg -s nome
[Invio]
Questo rende, oltre allo stato di installazione, anche altre informazioni sul pacchetto (come la descrizione del suo contenuto e i pacchetti da cui esso dipende). Per controllare la corretta installazione di tutti i pacchetti del sistema si utilizzerà apt-get:
#
apt-get check
[Invio]
390.5.5) Da quale pacchetto Debian proviene un determinato file?
Per sapere ad esempio da quale pacchetto proviene il file access.conf
, si utilizzerà il comando:
#
dpkg -S access.conf
[Invio](11)
Ecco un output eventuale:
apache: /usr/share/doc/apache/examples/access.conf-dist apache: /usr/share/doc/apache/examples/access.conf libpam-modules: /etc/security/access.conf
390.5.6) Come si fa a conoscere le dipendenze di un pacchetto Debian installato?
Per sapere le dipendenze di un pacchetto già installato nel sistema si potrà fare con il comando:
#
dpkg -s nome
[Invio]
prestando attenzione alla riga Depends: . Per sapere quindi le dipendenze del pacchetto ppp.deb
si impartirà il comando:
#
dpkg -s ppp
[Invio]
e si riceverà qualcosa simile a quanto segue:
Package: ppp Status: install ok installed Priority: standard Section: base Installed-Size: 473 Maintainer: Philip Hands <phil@hands.com> Version: 2.3.11-1.4 Replaces: ppp-pam Depends: libc6 (>= 2.1.2), libpam0g, libpam-modules, netbase, sysvinit (>= 2.75-4) Suggests: debconf Conflicts: ppp-pam Conffiles: /etc/pam.d/ppp f12a620f26f0ae4ee1db5a20e5c6cfb1 /etc/init.d/ppp 6b40e38e43c3449705cd20abe2ae3683 /etc/ppp/options 74c30c6772c36934aa054e6822e96167 /etc/ppp/no_ppp_on_boot ae1f437f0adc7e9dc1906cfe12abf863 /etc/ppp/ip-up d51a6efe41a8e2f0d5c473b17f228c8e /etc/ppp/ip-down 390b74816e426003b03d1f4bc892c6db Description: Point-to-Point Protocol (PPP) daemon. The Point-to-Point Protocol (PPP) provides a standard way to transmit datagrams over a serial link, as well as a standard way for the machines at either end of the link (the "peers") to negotiate various optional characteristics of the link. Using PPP, a serial link can be used to transmit Internet Protocol (IP) datagrams, allowing TCP/IP connections between the peers. . This package contains pppd with PAM support built-in, so `ppp-pam' package is obsolete.
390.5.7) Come si fa ad ottenere la descrizione e l'elenco del contenuto dei pacchetti Debian?
Come già indicato nella LDR 390.5.6 si utilizzerà la seguente sintassi:
#
dpkg -s nome
[Invio]
per recuperare informazioni su un pacchetto installato e:
#
dpkg --info nome.deb
[Invio]
per recuperarle da uno non installato.
Per sapere quali file sono contenuti in un pacchetto, se è installato:
#
dpkg -L nome
[Invio]
se non lo è:
#
dpkg --contents nome.deb
[Invio]
390.5.8) Come si visualizza l'elenco dei pacchetti Debian installati?
Per avere una lista dei pacchetti installati si darà il comando:
#
dpkg -l
[Invio]
Oltre ai nomi dei pacchetti si riceverà anche indicazioni sullo stato di installazione degli stessi, sulla versione e una piccola descrizione. Ecco un estratto di esempio:
Desiderato=sconosciUto/Installato/Rimosso/P:eliminato/H:bloccato | Stato=Non/Installato/file Config./U:spacchett./conf. Fallita/H:inst.parz. |/ Err?=(nessuno)/H:bloc./necess.Reinst./X=entrambi (Stato,Err: maiusc.=gr) ||/ Nome Versione Descrizione +++-==============-==============-======================================== [...] ii alsa-base 0.4.1i-5 ALSA driver common files ii apache 1.3.9-13.1 Versatile, high-performance HTTP server ii apache-common 1.3.9-13.1 Support files for all Apache webservers [...] ii xterm 3.3.6-11potato X terminal emulator ii xviddetect 0.3-2.1 XFree86 installation helper [...] ii zlib1g 1.1.3-5 compression library - runtime
390.5.9) Come funziona Dselect?
Dselect è un programma molto comodo anche se al primo approccio può sembrare un po' ostico. Per avviarlo si darà il comando dselect:
#
dselect
[Invio]
Scegliere Metodo (Access nelle versioni inglesi) per indicare dove sono i pacchetti. In questa sezione sarà possibile scegliere tra: cdrom, nfs, harddisk, mounted, floppy, ftp e apt a seconda che si intenda scegliere come fonte di pacchetti rispettivamente un CD-ROM, una macchina collegata alla rete, un disco rigido, un file system montato, un floppy, un server FTP o il programma apt-get. Dopo avere scelto la fonte dei pacchetti, si sceglierà Aggiorna (Update nelle versioni inglesi) per permettere l'aggiornamento della lista dei pacchetti disponibili sulla fonte.
A questo punto, aggiornata la lista dei pacchetti, si potrà decidere quale pacchetto installare. Scegliere quindi Seleziona (Select).
Apparirà subito un messaggio di aiuto, si dovrà premere la barra spaziatrice per eliminare questa schermata. |
Apparirà una lista di pacchetti. I pacchetti desiderati si potranno scorrere con i tasti cursori oppure li si potrà cercare mediante [/](12). Se il primo risultato della ricerca non corrisponde, si potranno cercare le voci successive con [\].
Una volta trovato il pacchetto si premerà:
[+] per installarlo;
[-] per rimuoverlo conservando però i file di configurazione;
[_] per eradicare tutto quello che è relativo a quel pacchetto.
Il [+] ed il [-] sono quelli vicino l'[Invio], non quelli del tastierino numerico. Se non ci sono dipendenze, non apparirà nessun messaggio; se invece ci sono dipendenze, (dopo un messaggio di avvertimento da chiudere con la barra spaziatrice) appariranno una serie di pacchetti necessari o consigliati. Se ad esempio si seleziona il modulo PHP per PostgreSQL, apparirà la seguente lista di dipendenze: Apache, postgres, postgres_doc, apache_doc, php3, ecc.
Sulla lista di dipendenze, si può sempre agire con i tasti [+] o [-] per installare o rimuovere le eventuali dipendenze. (Sarà possibile infatti ad esempio premere [-] su postgres_doc se non si volesse installare la documentazione di Apache).
In entrambe i casi (dipendenze o meno), una volta certi di avere scelto i pacchetti desiderati, si premerà [Invio] per uscire dalla sezione di scelta dei pacchetti.(13)
Una volta tornati al menù principale di Dselect, si dovrà premere [Invio] su Installa (Install) per installare i pacchetti prescelti, oppure su Elimina (Remove) se si era scelto di rimuovere dei pacchetti.
Se si è installato un pacchetto che per qualche ragione non è stato configurato al momento dell'installazione, selezionare Configura (Configure).
Scegliere Termina (Quit) per uscire.
390.5.10) Come funziona apt-get?
apt-get è un programma evoluto che serve a gestire i pacchetti in Debian GNU/Linux. Nel file /etc/apt/sources.list
vanno indicati i percorsi contenenti i pacchetti, siano essi CD-ROM, server di rete, ecc. Esiste ad esempio il programma apt-cdrom che permette di generare il file /etc/apt/sources.list
basandosi sui CD-ROM della distribuzione in nostro possesso. Un output ipotetico di apt-cdrom per una distribuzione Debian GNU/Linux 2.2 di 3 CD-ROM è il seguente (14):
deb cdrom:[Debian GNU/Linux 2.2 r0 _Potato_ Binary-1]/ unstable contrib main non-US/contrib non-US/main deb cdrom:[Debian GNU/Linux 2.2 r0 _Potato_ Binary-3]/ unstable contrib main non-US/contrib non-US/main deb cdrom:[Debian GNU/Linux 2.2 r0 _Potato_ Binary-2]/ unstable contrib main non-US/contrib non-US/main
Si possono anche aggiungere a mano server remoti:
deb http://http.it.debian.org/debian stable main non-free contrib deb http://http.it.debian.org/debian-non-US stable/non-US main contrib non-free deb http://helix.firenze.linux.it/distributions/debian woody main
Una volta impostate le fonti per apt-get, si dovrà ricevere l'elenco di tutti i pacchetti presenti su tali fonti mediante:
#
apt-get update
[Invio]
Questo comando aggiornerà le liste presenti in /var/state/apt/list
. Una volta fatto questo, per installare un pacchetto si utilizzerà il comando:
#
apt-get install nome_pacchetto
[Invio](15)
390.6.1) Come si installano i pacchetti RPM?
Per installare un pacchetto RPM si utilizza il comando rpm:
#
rpm -i nome.rpm
[Invio]
oppure:
#
rpm -ivh nome.rpm
[Invio](16)
390.6.2) Come si aggiornano i pacchetti RPM?
Per aggiornare un pacchetto RPM si utilizza il comando rpm:
#
rpm -U nome.rpm
[Invio]
oppure:
#
rpm -Uvh nome.rpm
[Invio](17)
390.6.3) Come si disinstallano i pacchetti RPM?
Per disinstallare un pacchetto RPM si utilizza il comando rpm:
#
rpm -e nome
[Invio](18)
390.6.4) Come si verifica l'installazione di pacchetti RPM?
Per verificare la corretta installazione di un pacchetto RPM si utilizza il comando rpm:
#
rpm -V nome
[Invio](19)
390.6.5) Da qual pacchetto RPM viene un determinato file?
Si può ottenere questa informazione con le opzioni -qf del comando rpm:
#
rpm -qf file
[Invio]
390.6.6) Come si ottiene una descrizione di un pacchetto RPM?
Si può ottenere questa informazione con le opzioni -qpi del comando rpm:
#
rpm -qpi file.rpm
[Invio]
390.6.7) Come si visualizza l'elenco dei pacchetti RPM installati?
Si può ottenere questa informazione con le opzioni -qa del comando rpm:
#
rpm -qa
[Invio]
390.6.8) Come si verifica la corretta installazione di tutti i pacchetti?
Con il comando rpm:
#
rpm -Va
[Invio]
390.6.9) Come si può verificare la corrispondenza tra un pacchetto RPM e ciò che è installato?
Con il comando rpm:
#
rpm -Vp nome.rpm
[Invio]
390.6.10) Come si può installare un pacchetto RPM su destinazione diversa da quella predefinita?
Con il comando rpm:
#
rpm -i --prefix percorso file.rpm
[Invio]
.gz
.bz2
.zip
390.7.1) Come si comprime un file?
Sono molteplici i programmi di compressione: gzip, bzip2. Ecco la loro sintassi:
$
gzip file
[Invio]
e:
$
bzip2 file
[Invio]
Un file .gz
è un file compresso con gzip e si decomprime con:
$
gzip -d file
[Invio]
oppure con:
$
gunzip file
[Invio]
Un file .bz2
è un file compresso con bzip2 e si decomprime con:
$
bzip2 -d file
[Invio]
oppure con:
$
bunzip2 file
[Invio]
390.7.4) Avendo una serie di file compressi con gzip, come posso decomprimerli tutti evitando di utilizzare gunzip per ognuno?
Il comando:
#
gunzip *.gz
[Invio]
non funziona, e si deve ricorrere a uno script simile al seguente:
for file in `ls *.gz` do gunzip $file done
390.7.5)
Cos'è un file .tar.bz2
e come posso utilizzarlo?
Si tratta di un archivio .tar compresso con bzip2. Innanzitutto occorre decomprimere l'archivio con:
$
bzip2 -d nomefile.tar.bz2 ; tar -xvf nomefile.tar
[Invio](20)
oppure con un unico comando:
$
tar -xIvf nomefile.tar.bz2
[Invio]
1) dove applicazione è l'applicazione che si lancia dal terminale grafico.
2) Questo comando individua la posizione dell'eseguibile pppd.
3) dove file_delle_differenze è il nome del file delle differenze (patch).
4) dove file_errori è il nome del file che conterrà gli errori dell'aggiornamento.
5) dove pacchetto è il nome del pacchetto RPM che verrà convertito in formato .deb
6) dove pacchetto è il nome del pacchetto .deb
che verrà convertito in formato RPM
7) dove pacchetto è il nome del pacchetto RPM che verrà convertito in formato .tgz
o (.tar.gz
)
8) dove pacchetto è il nome del pacchetto da decomprimere
9) file.tar.gz o file.tgz
10) fare riferimento alla LDR 390.5.10.
11) l'eventuale percorso per access.conf
non deve essere specificato se si desidera sapere tutti i pacchetti di provenienza di tutti gli access.conf
presenti nel sistema.
12) quello che si trova sopra il tasto [7] e non quello che si trova in corrispondenza del tastierino numerico
13) Si prema [Q] (maiuscola) per annullare le scelte fatte.
14) le tre righe sono separate per motivi tipografici ma si intendono tre righe intere
15) il nome del pacchetto si intende senza estensione
16) installa il pacchetto con dettagli e barra di progressione
17) aggiorna il pacchetto con dettagli e barra di progressione
18) il nome del pacchetto si intende senza estensione
19) il nome del pacchetto si intende senza estensione
20) al posto di bzip2 -d si può utilizzare bunzip2
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome programmi.html
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