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Il giorno sta per concludersi ma le nostre vibrazioni non hanno orario e non hanno tempo. Il nostro è un continuo mutamento e movimento armonioso che proietta il nostro sentire in una visione completa, che ci permette di avere il passato il presente e il futuro su uno stesso piano. Pertanto, per voi, il nostro dire può assumere un significato diverso da quello che è nella nostra effettiva realtà.
Anche noi abbiamo limiti, ma i nostri limiti sono completamente diversi dai vostri, perché voi vi dovete scontrare con una materia che esplode e che si infuoca; una materia che fa tremare la terra e che lascia su di essa i corpi di innocenti. Ma non è una maledizione che viene dall'alto come tante persone sono convinte sia, e non è una punizione; è semplicemente una necessità che è insita e che appartiene esclusivamente al corpo materiale.
Tutto cambia e tutto si trasforma; non si può pretendere che ciò che sta sotto ai piedi, sia fermo, immutato e sempre uguale.
Questo io dico perché al nostro udire arrivano voci di lamenti violenti, di rabbia, di sfida e di disperazione.
Non è facile riuscire a dare spiegazioni tali da permettere di accettare la perdita e la distruzione di tutto ciò che si ha di più caro, ma occorre andare oltre per capire meglio ciò che è la vita e ciò che è l'universo.
Certo, il dolore è sempre grande e profondo, ma questo appartiene alla scelta di essere umani e di vivere su questo mondo. Nel momento in cui l'essenza sceglie di fare questa esperienza deve anche capire e accettarne le eventuali conseguenze.
È necessario non lasciarsi coinvolgere e sopraffarre dalle energie violente che si scatenano in ogni angolo della terra. Sono energie che si dilagano e che si allargano con grande forza e violenza. È necessario prenderne atto e tenersi al di sopra, perché è molto facile lasciarsi sopraffarre, senza rendersene conto.
Dialogo immaginario con un'essenza antica, scritto da Anna Rambelli.
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome fine.html
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