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Scheme ha una gestione particolare dei file. Per prima cosa, i flussi di file, che negli altri linguaggi sono dei file handle, in Scheme prendono il nome di port, porte. Scheme distingue quindi tra porte in ingresso, in grado di «consegnare» dei caratteri, e porte in uscita, in grado di «accettare» caratteri.
Scheme distingue tra flussi di file in ingresso e in uscita, per cui le funzioni per aprire i file e trasformarli in porte, sono due, uno per l'apertura in lettura (ingresso) e l'altra per l'apertura in scrittura (uscita). La tabella 309.1 riassume le funzioni utili per aprire, controllare e chiudere i file. Gli esempi successivi, dovrebbero aiutare a comprenderne l'utilizzo.
Tabella 309.1. Elenco di alcune funzioni per l'apertura e la chiusura dei file, oltre che per il controllo dei flussi di file predefiniti.
Funzione | Descrizione |
(open-input-file str_nome_file) | Apre il file nominato e restituisce la porta in ingresso. |
(open-output-file str_nome_file) | Apre il file nominato e restituisce la porta in uscita. |
(port? oggetto) | Vero se si tratta di una porta. |
(input-port? oggetto) | Vero se si tratta di una porta in ingresso. |
(output-port? oggetto) | Vero se si tratta di una porta in uscita. |
(close-input-port porta) | Chiude la porta in ingresso. |
(close-output-port porta) | Chiude la porta in uscita. |
(define porta-i (open-input-file "mio_file")) (port? porta-i) ===> #t (output-port? porta-i) ===> #f (input-port? porta-i) ===> #t (close-input-port porta-i)
In condizioni normali, sono sempre disponibili una porta in ingresso e una in uscita, in modo predefinito. Si tratta generalmente di standard input e standard output. Questi flussi di file predefiniti potrebbero essere diretti verso altri file. Tuttavia questo non viene mostrato; eventualmente si può approfondire il problema leggendo R5RS.
L'ingresso dei dati, ovvero la lettura, avviene attraverso due funzioni fondamentali: read-char e read. La prima legge un carattere alla volta, la seconda interpreta ciò che legge in forma di dati Scheme. In pratica, read legge ogni volta ciò che riesce a interpretare come un oggetto per Scheme.
Tabella 309.2. Elenco di alcune funzioni per la gestione dei dati in ingresso.
Funzione | Descrizione |
(read-char) | Legge e restituisce il carattere successivo dalla porta predefinita. |
(read-char porta) | Legge e restituisce il carattere successivo dalla porta indicata. |
(peek-char) | Restituisce una copia del carattere successivo dalla porta predefinita. |
(peek-char porta) | Restituisce una copia del carattere successivo dalla porta indicata. |
(read) | Legge un oggetto dalla porta predefinita. |
(read porta) | Legge un oggetto dalla porta indicata. |
(eof-object porta) | Vero la lettura dalla porta ha raggiunto la fine. |
L'esempio seguente mostra in che modo potrebbe essere utilizzata la funzione read-char. Si inizia aprendo il file /etc/passwd
, dal quale vengono letti i primi caratteri. Si suppone che il primo record a essere letto sia quello di definizione dell'utente root.
; apre il file e gli associa la porta «utenti» (define utenti (open-input-file "/etc/passwd")) ; legge un carattere alla volta (read-char utenti) ===> #\r (read-char utenti) ===> #\o (read-char utenti) ===> #\o (read-char utenti) ===> #\t (read-char utenti) ===> #\: ;... ; chiude il file (close-input-file utenti)
Nell'esempio seguente si vuole mostrare l'uso della funzione read. Prima si suppone di avere preparato il file seguente:
; prova_lettura.scm ; somma (+ 1 2) ; moltiplicazione (* 2 5) ; stringa "ciao" ; valore numerico 123 ; fine
Supponendo che il file si chiami prova_lettura.scm
, si osservi la sequenza di istruzioni Scheme seguente, assieme a ciò che si ottiene dalla lettura del file:
; apre il file e gli associa la porta «prova» (define prova (open-input-file "prova_lettura.scm")) ; legge il primo oggetto (read utenti) ===> (+ 1 2) ; legge il secondo oggetto (read utenti) ===> (* 2 5) ; legge il terzo oggetto (read utenti) ===> "ciao" ; legge il quarto oggetto (read utenti) ===> 123 ; chiude il file (close-input-file prova)
Si intende l'importanza della funzione read per facilitare l'inserimento di dati nei programmi in modo interattivo.
L'emissione dei dati, ovvero la scrittura, avviene in maniera simile alla lettura, con la stessa distinzione tra le funzioni write-char e write. Anche in questo caso, la prima scrive un carattere alla volta, mentre la seconda emette la rappresentazione di un oggetto alla volta. Tuttavia, si aggiunte un'altra funzione fondamentale: output. Questa funzione viene usata preferibilmente per mostrare dei messaggi senza codici di escape, soprattutto per non lasciare le virgolette di delimitazione delle stringhe.
Tabella 309.3. Elenco di alcune funzioni per la gestione dei dati in ingresso.
L'esempio seguente dovrebbe chiarire la differenza tra la funzione write e display. Gli oggetti vengono emessi attraverso lo standard output, ovvero la porta predefinita.
(write (+ 1 2)) ; visualizza «3» (write "ciao") ; visualizza «"ciao"» (write "ciao, come \"stai\"?") ; visualizza «"ciao, come \"stai\""» (write #\A) ; visualizza «#\A» (display (+ 1 2)) ; visualizza «3» (display "ciao") ; visualizza «ciao» (display "ciao, come \"stai\"?") ; visualizza «ciao, come "stai"» (display #\A) ; visualizza «A»
È già stato descritto l'uso di newline, che è indispensabile per ottenere l'avanzamento alla riga successiva. In linea di principio, non è possibile inserire un carattere di controllo nella stringa emessa da write o da display.
Appunti di informatica libera 2003.01.01 --- Copyright © 2000-2003 Daniele Giacomini --daniele @ swlibero.org
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome scheme_i_o.html
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