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Una serie di programmi di servizio tradizionali facilita e rende confortevole l'utilizzo di X. La tabella 102.1 elenca i programmi a cui si accenna in questo capitolo.
Tabella 102.1. Alcuni programmi di servizio di X.
Le scrivanie grafiche come Gnome e KDE offrono molti programmi di servizio armonizzati e più gradevoli da usare; tuttavia, è importante conoscere anche l'uso dei programmi tradizionali.
Il primo programma da dover conoscere quando si utilizza X è quello che consente di gestire un terminale a caratteri attraverso una finestra. Il programma utilizzato normalmente per questo scopo è xterm (1) che tra tutti è il più completo. In alternativa si possono usare programmi simili, a volte con meno funzionalità (come nxterm e rxvt), (2) in modo da non sprecare inutilmente risorse.
Il comportamento di un terminale a finestra non è esattamente uguale a quello di una console; ci si accorge subito che i soliti programmi non rispondono alla tastiera nello stesso modo cui si era abituati. Quando ciò accade, vale almeno la pena di provare tutti i programmi di terminale a finestra a disposizione, per determinare quale si comporta nel modo più confacente alle proprie esigenze.
La sintassi semplificata di xterm, nxterm e rxvt è la seguente:
xterm [opzioni] [-e programma [opzioni]]
nxterm [opzioni] [-e programma [opzioni]]
rxvt [opzioni] [-e programma [opzioni]]
Quando il programma viene avviato senza l'opzione -e, viene eseguito quanto contenuto nella variabile SHELL e se manca viene utilizzato /bin/sh
.
Se invece si utilizza l'opzione -e, si può specificare il programma da eseguire nella finestra. Ciò può essere utile per preparare dei comandi già pronti all'interno di menù di altri programmi o del gestore di finestre stesso.
Una cosa importante da sottolineare è che le dimensioni della geometria di una finestra di terminale si esprimono in caratteri e non in punti come si fa di solito.
Infine, con l'opzione -ls, si ottiene una shell di login.
$
xterm -font 5x8 -geometry =132x30+0+0
Avvia una finestra di terminale utilizzando caratteri molto piccoli con una dimensione di 30 righe per 132 colonne, posizionata a partire dall'angolo superiore sinistro dello schermo.
$
xterm -e top
Avvia una finestra di terminale di dimensioni predefinite (80×25) con il programma top. Quando l'esecuzione di top viene conclusa, la finestra del terminale si chiude.
$
xterm -ls
Avvia una finestra di terminale di dimensioni predefinite, con una shell di login.
Il servente X offre un supporto modesto alla gestione delle operazioni di taglia-copia-incolla. Si tratta esclusivamente delle stringhe (alfanumeriche), per cui tutto si limita alla possibilità di copiare una parte di testo da una finestra di terminale a un'altra.
L'operazione di copia avviene utilizzando il mouse, premendo il tasto sinistro e trascinando in modo da evidenziare il testo desiderato. Per incollare in un'altra applicazione occorre fare in modo che questa passi in primo piano (cioè che la sua finestra diventi quella attiva), poi basta premere il secondo tasto (normalmente è quello centrale) e il testo viene inserito come se venisse digitato, a partire dalla posizione del cursore.(3)(4)
Ci sono anche altri modi per evidenziare un testo, ma quello che conta è che il testo selezionato per la copia deve rimanere evidenziato fino al momento in cui si intende incollare quel testo.
Molti programmi sono in grado di utilizzare questo servizio offerto da X, ma non tutti. Alcuni programmi hanno la necessità di gestire in proprio le funzionalità relative alle operazioni di taglia-copia-incolla, soprattutto quando si tratta di testo formattato, immagini e altro. In questi casi, vengono utilizzati dei meccanismi di comunicazione tra i processi indipendenti dal sistema. Di conseguenza, possono comunicare tra loro solo i processi predisposti per quel particolare sistema di comunicazione. Questo dovrebbe chiarire il motivo per cui il trasferimento di informazioni tra un'applicazione e l'altra, attraverso operazioni di taglia-copia-incolla, funziona solo in alcune situazioni e tra particolari gruppi di programmi.
xclipboard [opzioni]
xclipboard (5) è un programma che facilita l'utilizzo del servizio di taglia-copia-incolla fornito dal servente X. Si tratta di una serie di pagine su cui è possibile scrivere e incollare del testo attraverso il meccanismo normale di X.
Sotto questo aspetto si tratta di niente di più che una specie di programma per la creazione e modifica di testo. Tuttavia, l'accorgimento della gestione di pagine separate lo rende più pratico per l'uso del taglia-copia-incolla.
Il programma mostra un menù molto semplice composto da alcune voci all'interno di pulsanti grafici:
<Quit
> termina l'esecuzione;
<Delete
> svuota il contenuto della pagina attiva;
<New
> crea una nuova pagina;
<Save
> salva la pagina corrente in un file di testo normale;
<Next
> visualizza la pagina successiva;
<Prev
> visualizza la pagina precedente.
Per incollare del testo in un'applicazione, utilizzando quanto conservato con questo programma, si deve selezionare la pagina che interessa e poi si deve evidenziare il testo desiderato. Quindi si incolla nel modo solito.
Nel capitolo introduttivo a X si è accennato all'organizzazione dei nomi dei caratteri da stampa usati per la visualizzazione sullo schermo. In particolare, quando i programmi fanno riferimento a un carattere (un tipo di carattere), è consentito normalmente l'uso di simboli jolly (o metacaratteri): l'asterisco e il punto interrogativo. Questi simboli hanno lo stesso significato che gli si attribuisce quando vengono usati per i nomi dei file: l'asterisco corrisponde a qualunque sequenza di caratteri, mentre il punto interrogativo corrisponde a un solo carattere qualsiasi.
Quando attraverso la riga di comando si deve fare riferimento a un modello, cioè un nome che fa uso di simboli jolly, è bene ricordare che la shell interpreta questi simboli se non vengono protetti. Nel caso delle shell derivate da quella di Bourne, basta racchiudere il nome tra apici singoli.
La maggior parte dei programmi, quando deve fare riferimento a un carattere tipografico attraverso la riga di comando, riconosce l'opzione -font tipo_di_carattere (abbreviabile anche con -fn).
xlsfonts [opzioni]
xlsfonts (6) elenca i caratteri tipografici a disposizione in base a quanto specificato attraverso le opzioni. L'opzione più importante è -font modello, con la quale è possibile indicare un gruppo di caratteri.
$
xlsfonts
Elenca tutti i caratteri tipografici a disposizione.
$
xlsfonts -font '*'
Esattamente come nell'esempio precedente, solo che viene indicato espressamente un modello che si riferisce a tutti i tipi di carattere.
$
xlsfonts -font '-courier-*'
Elenca tutti i tipi di carattere il cui nome inizia per -courier-.
xfontsel [opzioni]
xfontsel è un programma che consente di conoscere quali sono i tipi di carattere a disposizione. È comodo da usare, soprattutto perché fornisce la possibilità di selezionare il tipo di carattere attraverso la specificazione delle caratteristiche desiderate per mezzo di un sistema di menù.
xfd [opzioni] -font tipo_di_carattere
xfd (7) visualizza l'aspetto e la codifica di carattere tipografico che deve essere determinato obbligatoriamente dalle opzioni. Di conseguenza, l'utilizzo dell'opzione -font è obbligatoria.
Le informazioni sullo stato di una finestra possono essere utili sia a titolo diagnostico, sia per poter riprodurre le stesse condizioni attraverso la configurazione di opzioni o di risorse.
Le informazioni su un servente possono essere interessanti, in particolare quando vengono richieste a distanza.
xwininfo [opzioni]
xwininfo (8) permette di avere tutte le notizie possibili su una finestra determinata. Emette il risultato attraverso lo standard output, quindi conviene avviare questo programma da una finestra di terminale, se non si intende ridirigere l'output.
-id identificatore_della_finestra
Permette di specificare la finestra della quale si vogliono le informazioni, attraverso il codice esadecimale che la identifica.
-root
Emette le informazioni sulla finestra principale cioè la superficie grafica su cui si collocano le finestre normali.
-int
Richiede che gli identificatori delle finestre siano emessi in forma decimale, mentre normalmente vengono mostrati in esadecimale.
-children
Emette l'indicazione della finestra principale, di quella genitrice e delle figlie di quella specificata. Permette quindi di avere una visione della dipendenza che c'è tra le finestre, con particolare attenzione alle figlie.
-tree
Emette l'indicazione della finestra principale, di quella genitrice, delle figlie e delle successive, ricorsivamente. Funziona in maniera simile all'opzione -children, con la differenza che mostra tutte le discendenze.
-stats
Emette molte informazioni riferite alla finestra. Corrisponde al comportamento predefinito, quando non si specificano opzioni.
-all
Emette tutte le informazioni possibili.
$
xwininfo
[Invio]
xwininfo: Please select the window about which you would like information by clicking the mouse in that window.
Il programma invita a utilizzare il mouse per indicare una finestra della quale si vogliono conoscere le informazioni.
xwininfo: Window id: 0x2000002 "rxvt" Absolute upper-left X: 272 Absolute upper-left Y: 165 Relative upper-left X: 0 Relative upper-left Y: 0 Width: 494 Height: 329 Depth: 8 Visual Class: PseudoColor Border width: 0 Class: InputOutput Colormap: 0x26 (installed) Bit Gravity State: ForgetGravity Window Gravity State: NorthWestGravity Backing Store State: NotUseful Save Under State: no Map State: IsViewable Override Redirect State: no Corners: +272+165 -34+165 -34-106 +272-106 -geometry 80x25-29+143
xdpyinfo [opzioni]
xdpyinfo (9) permette di avere tutte le informazioni possibili su un servente X particolare, eventualmente anche remoto.
-display identificatore_del_servente
Permette di definire esplicitamente le coordinate necessarie a raggiungere il servente che si desidera interrogare.
$
xdpyinfo dinkel.brot.dg:0
[Invio]
name of display: dinkel.brot.dg:0.0 version number: 11.0 vendor string: The XFree86 Project, Inc vendor release number: 3200 maximum request size: 4194300 bytes motion buffer size: 256 bitmap unit, bit order, padding: 32, LSBFirst, 32 image byte order: LSBFirst number of supported pixmap formats: 2 supported pixmap formats: depth 1, bits_per_pixel 1, scanline_pad 32 depth 8, bits_per_pixel 8, scanline_pad 32 keycode range: minimum 9, maximum 117 focus: window 0x1800002, revert to Parent number of extensions: 15 BIG-REQUESTS DOUBLE-BUFFER MIT-SCREEN-SAVER MIT-SHM MIT-SUNDRY-NONSTANDARD RECORD SHAPE SYNC XC-MISC XFree86-DGA XFree86-Misc XFree86-VidModeExtension XInputExtension XKEYBOARD XTEST default screen number: 0 number of screens: 1 screen #0: dimensions: 800x600 pixels (271x203 millimeters) resolution: 75x75 dots per inch depths (2): 1, 8 root window id: 0x2a depth of root window: 8 planes number of colormaps: minimum 1, maximum 1 default colormap: 0x26 default number of colormap cells: 256 preallocated pixels: black 0, white 1 options: backing-store YES, save-unders YES largest cursor: 64x64 current input event mask: 0x58003d KeyPressMask ButtonPressMask ButtonReleaseMask EnterWindowMask LeaveWindowMask SubstructureNotifyMask SubstructureRedirectMask PropertyChangeMask number of visuals: 6 default visual id: 0x20 visual: visual id: 0x20 class: PseudoColor depth: 8 planes available colormap entries: 256 red, green, blue masks: 0x0, 0x0, 0x0 significant bits in color specification: 6 bits visual: visual id: 0x21 class: DirectColor depth: 8 planes available colormap entries: 8 per subfield red, green, blue masks: 0x7, 0x38, 0xc0 significant bits in color specification: 6 bits ...
Il listato che si ottiene è molto lungo, ma le informazioni più importanti possono essere ritrovate nella prima parte. In particolare si nota la dimensione (800×600), la risoluzione (75×75 dpi), la profondità di colori (8 bit) e di conseguenza il numero di colori a disposizione (256).
La configurazione del funzionamento dello schermo riguarda il tipo di interazione tra l'utente e i programmi (tastiera, mouse, salva-schermo), oltre al tipo di superficie grafica, ovvero la finestra principale.
xset [opzioni]
xset (10) permette di definire e leggere una grande quantità di impostazioni che riguardano la stazione grafica (il servente X). Le opzioni particolari di questo programma non utilizzano il trattino tradizionale, o quantomeno non nel modo solito. Quando l'utente che ha impostato la configurazione termina la sua sessione di lavoro, tutto torna al suo valore precedente.
-display identificatore_del_servente
Permette di definire esplicitamente le coordinate necessarie a raggiungere il servente su cui si desidera intervenire.
b {volume tono durata} | {on|off}
Definisce il suono dell'avvisatore acustico. Utilizzando gli argomenti on oppure off si attiva o si disattiva l'avvisatore acustico.
m [{accelerazione [soglia]} | default ]
Permette di definire il valore di accelerazione e di soglia dello spostamento del dispositivo di puntamento. Se non viene indicato alcun valore, oppure se viene utilizzato l'argomento default, si ripristinano le impostazioni predefinite. L'accelerazione può essere stabilita indicando un numero intero che rappresenta un valore da moltiplicare alla velocità, quando questa supera il valore di soglia specificato. In pratica, se lo spostamento è al di sotto della soglia, il movimento del puntatore è lento, se questa viene superata, lo spostamento risulta accelerato del fattore di accelerazione indicato.
r [on|off]
Abilita o disabilita la ripetizione del tasto premuto a lungo.
s [{durata_inattività [durata_esposizione]} | parola_chiave ]
Questa opzione permette l'utilizzo di due argomenti numerici o di una parola chiave. Lo scopo è quello di configurare il comportamento del salva-schermo. La durata di inattività rappresenta il tempo, in secondi, che deve trascorrere prima che si attivi il salva-schermo; la durata di esposizione riguarda il caso in cui si utilizzi un'immagine al posto dello schermo nero; rappresenta il tempo in cui questa immagine può rimanere ferma. Segue l'elenco e la descrizione delle parole chiave.
default
Pone tutti i valori a quanto stabilito in modo predefinito.
{on|off}
Attiva o disattiva la modalità.
{blank|noblank}
In alcuni sistemi, non è possibile o non si desidera oscurare completamente lo schermo. blank utilizza l'oscuramento, mentre noblank mostra un'immagine e in tal caso si fa uso della durata di esposizione per sapere quanto tempo questa immagine può stare ferma.
activate
Attiva immediatamente il salva-schermo.
reset
Disattiva il salva-schermo se è attivo.
q
Permette di ottenere le informazioni relative a tutte le impostazioni a cui può accedere xset.
$
xset b 100 1000 100
Imposta un suono acuto e breve per l'avvisatore acustico.
$
xset m 10 5
Imposta un mouse veloce.
$
xset m 4 2
Imposta un mouse normale.
$
xset s 30 s blank
Fissa la durata di attesa per l'attivazione del salva-schermo a 30 secondi e stabilisce che deve trattarsi di uno schermo nero.
$
xset q
[Invio]
Keyboard Control: auto repeat: on key click percent: 0 LED mask: 00000000 auto repeat delay: 500 repeat rate: 5 auto repeating keys: 00feffffdffffbbf fa9fffffffdf3d00 0000000000000000 0000000000000000 bell percent: 100 bell pitch: 200 bell duration: 1000 Pointer Control: acceleration: 4/1 threshold: 4 Screen Saver: prefer blanking: yes allow exposures: yes timeout: 30 cycle: 1 suspend time: 900 off time: 1800 Colors: default colormap: 0x26 BlackPixel: 0 WhitePixel: 1 Font Path: /usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/,/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi/ Bug Mode: compatibility mode is disabled
Visualizza la configurazione corrente.
xsetroot [opzioni]
xsetroot (11) permette di gestire le caratteristiche della finestra principale, ovvero la superficie grafica su cui si appoggiano le finestre normali.
-display identificatore_del_servente
Permette di definire esplicitamente le coordinate necessarie a raggiungere il servente su cui si desidera intervenire.
-def
Ripristina l'impostazione predefinita.
-cursor file_puntatore file_maschera
Permette di definire un'immagine diversa per il puntatore che appare quando questo si trova sulla superficie della finestra principale. Per realizzare questi file si può usare il programma bitmap (vedere bitmap(1)) e in particolare è opportuno che il file della maschera sia completamente nero.
-bitmap immagine_bitmap
Permette di definire una piccola immagine da usare ripetitivamente come fondale.
-gray | -grey
Rende lo sfondo grigio.
-solid colore
Definisce il colore dello sfondo.
$
xsetroot -solid gold
Colora lo sfondo con la tinta gold.
Alcuni programmi, per quanto semplici, sono di grande utilità, pertanto è opportuno conoscerne almeno l'esistenza.
Il controllo dell'utilizzo delle risorse di sistema può essere fatto attraverso xidle, xload e xmem, che, rispettivamente, servono per visualizzare il grafico: dell'inattività del sistema, del carico di sistema; della memoria disponibile.
xidle [opzioni]
xload [opzioni]
xmem [opzioni]
A volte si ha la necessità di concludere l'esecuzione di un'applicazione in modo più o meno violento perché questa è sfuggita al controllo. Di solito, per ottenere questo risultato si utilizza l'invio di un segnale attraverso una shell. Quando si tratta di applicazioni per X si può utilizzare una tecnica in più: si comunica al servente di terminare la connessione con l'applicazione che si desidera concludere. Ciò si può ottenere attraverso una funzione fornita dal gestore di finestre o da un programma apposito: xkill. (12)
xkill [opzioni]
xkill permette di eliminare un programma funzionante in una finestra del sistema grafico X. Quando viene utilizzato senza argomenti, xkill trasforma il puntatore in un'immagine speciale (solitamente si tratta di un teschio nero) e permette di indicare direttamente la finestra da eliminare. Basta un clic e si ottiene il risultato.
Quando si utilizza prevalentemente il sistema grafico, si può avere la necessità di essere avvisati in presenza di posta elettronica nella propria casella. Alcuni gestori di finestre forniscono già questo tipo di informazione, ma in mancanza di altro, xbiff (13) svolge questo compito:
xbiff [opzioni]
xbiff è un programma molto semplice che si limita ad avvisare quando il file utilizzato per ricevere la posta elettronica risulta contenere qualcosa. Il programma è altamente configurabile, sia attraverso le opzioni, sia attraverso le risorse. In particolare, vale la pena di considerare l'opzione -file file, con cui si può indicare a xbiff di controllare un file differente rispetto a quello predefinito.
Nelle sezioni successive si descrivono altri programmi di servizio un po' più importanti.
xclock [opzioni]
xclock (14) è un programma molto semplice che si occupa di visualizzare l'ora. Dal momento che è possibile visualizzare l'ora in modo digitale (numerico), l'opzione -font ha significato e può essere utile per cambiare l'aspetto dei caratteri.
Alcuni gestori di finestre forniscono già un orologio attraverso i loro componenti; in questi casi non serve utilizzare xclock.(15)
-analog
Mostra l'ora in modo analogico.
-digital
Mostra l'ora in forma numerica.
*analog: {on|off}
Mostra l'ora in modo analogico (on) oppure digitale (off).
xcalc [opzioni]
xcalc (16) è una calcolatrice semplice e potente. Il suo funzionamento è abbastanza intuitivo, se non si desidera utilizzare la notazione polacca inversa, ma si tratta di un programma altamente configurabile ed eventualmente vale la pena di consultare la documentazione originale: xcalc(1).
-rpn
Imposta l'aspetto e il funzionamento secondo la notazione polacca inversa.
*rpn: {on|off}
Imposta o annulla l'aspetto e il funzionamento secondo la notazione polacca inversa.
daniele @ swlibero.org
1) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
3) Quando non si dispone di un mouse a tre tasti, oppure se il tasto centrale non funziona, si ottiene la funzione del tasto centrale con la pressione simultanea dei due tasti funzionanti.
4) Per incollare del testo all'interno di un'applicazione VI, occorre prima attivare la modalità di inserimento, altrimenti VI utilizzerà il testo incollato come una serie di comandi. Lo stesso ragionamento vale ovviamente anche per altri programmi che possono utilizzare i caratteri normali sia come testo da inserire che come comandi da eseguire.
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11) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
12) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
13) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
14) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
15) Esistono almeno altri due programmi per visualizzare l'ora: oclock e rclock.
16) XFree86 software libero soggetto a diverse licenze a seconda della porzione di codice coinvolta
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome x_programmi_di_servizio_tradizionali.html
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