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commenti da Torino su vari punti (anche su art.15/23) (fwd)
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Dr.Stefano Bianco
Alte Energie - Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN
v.E.Fermi, 40 - 00044 Frascati (Roma) ITALY
ph. +39-06-94032793 fax +39-06-94032427
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Date: Thu, 25 Mar 2004 19:10:54 +0100 (MET)
From: Marco Monteno <monteno@to.infn.it>
To: "Rappresentanti Locali Ric.INFN -- Alberto Dellafiore"
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Subject: commenti da Torino su vari punti (anche su art.15/23)
Mercoledi' 24 Marzo si e` svolta un'assemblea del personale ricercatore
(INFN e associato) della Sezione di Torino.
Si sono discussi i seguenti punti all'ordine del giorno:
1) associazione all'INFN dei contrattisti a tempo determinato,
che attualmente ne vengono esclusi.
Su questo punto, sollevato da Nicolao Fornengo, vi e` generale consenso,
e anche il Direttore si e` detto d'accordo. D'altro canto non
dovrebbero esserci impedimenti di legge tali da ostacolare un
correttivo all'attuale normativa dell'Ente.
Il punto verra' pertanto proposto per la discussione in uno dei
prossimi CD.
2) Discussione sulla nuova proposta di regolamento per art.15/23
Si e` consapevoli delle difficolta' dovute al blocco della pianta organica.
E non vi sono grosse obiezioni al fatto che si possano estendere fino a
10 anni gli art. 15 al personale tecnico/amministrativo e gli art.23 ai
tecnologi.
Ma nel caso di art.23 assegnati a fisici, si vogliono fare opportuni
distinguo.
La reiterazione dell'assegnazione di questa tipologia di contratto
dopo i primi 5 anni, appare pericolosa, in quanto farebbe aumentare il
numero di ricercatori precari, con minori garanzie rispetto al personale
in ruolo e senza chiare prospettive di assunzione e di carriera.
Cio' puo' ovviamente venire incontro alle esigenze dell'Ente e dei progetti
da esso finanziati. Ma finirebbe con l'essere un inganno ai danni di
35-40enni che al termine dei 10 anni, in assenza di un sbocco all'interno
dell'Ente si vedrebbero penalizzati nella ricerca di un posto di lavoro
all'esterno.
Una seria procedura di valutazione andrebbe effettuata al termine dei
5 anni, in modo da selezionare un numero ridotto di persone, opportunamente
stabilito sulla base di previsioni di sblocco in pianta organica, sulla
scala dei successivi 5-10 anni.
La conferma dopo i primi 5 anni andrebbe in altri termini intesa come
una sorta di giudizio di idoneita', o il conferimento di una "tenure track"
che garantisca negli anni successivi un'assunzione.
Un criterio di selezione su base concorsuale e` certamente "serio", ma non
e` cosi' automatico pensare che sia "migliore", rispetto agli attuali
meccanismi di chiamata diretta "ad personam". Infatti questi si applicano
bene nel caso di chiamata di studiosi stranieri di chiara fama. Non sarebbe
un bene per l'Ente se nuovi meccanismi concorsuali troppo rigidi finissero
con il penalizzare e chiudere le porte agli aspiranti studiosi stranieri.
Insomma, anche le modalita' della ipotizzata valutazione concorsuale
andrebbero attentamente studiate.
In conclusione, anche i ricercatori della nostra Sezione auspicano che
l'Ente non stravolga gli attuali meccanismi di assegnazione degli art.23,
ma anzi si impegni a individuare delle forme per definire come, alla loro
naturale conclusione dopo 5 anni, alle persone ritenute idonee da un serio
giudizio su base concorsuale possa essere garantita l'immissione in una
sorta di "lista d'attesa". Utilizzando poi i concorsi per procedere
all'immissione in ruolo quando i tempi e l'evoluzione della pianta
organica lo consentano.
Ogni altra forma di reiterazione dei contratti senza chiare garanzie sulle
prospettive di carriera appare negativa e inaccettabile.
3) Discussione sulle proposte dei sindacati per il rinnovo del CCNL 2002/2005,
in particolare in relazione all'ipotizzato cambiamento del numero di
livelli, e alla possibile applicazione dell'art.64 per combattere il
fenomeno delle anomale permanenze.
L'assemblea si e` espressa all' unanimita' a favore del mantenimento
dell'attuale organizzazione in 3 livelli, e contro ogni cedimento
verso l'applicazione di normative ad hoc (come l'art.64) per favorire
l'avanzamento in carriera.
Viene sottolineata l'importanza della simmetria con l'ordinamento del
personale universitario. Naturalmente auspicando scenari in cui anche
in ambito universitario il III livello non venga cancellato.
4) POLIZZA INA.
Il personale esente da polizza INA ha presentato in assemblea una lettera
in cui si chiede al Direttore di Sezione di inoltrare una richiesta
formale al CD, perche' vengano discussi al piu' presto possibili interventi
di risoluzione del problema.
La lettera, siglata dai rappresentanti locali del personale Ricercatore,
Tecnologo e Tecnico Amministrativo, e` stata inoltrata formalmente al
Direttore di Sezione al termine dell'assemblea.