31 marzo 2022
GRUPPO | ARGOMENTO E TUTOR | N. | SEDE | MATERIALI | ||
A |
COSTRUZIONE E USO DIDATTICO DEL KIT INFN PER LA RIVELAZIONE DI PARTICELLE ARDUSIPM V. Bocci, F. Iacoangeli
La costruzione di un rivelatore di particelle "fatto in casa" non è una cosa semplice data la difficoltà
di reperimento di materiali e i relativi costi.
Nell‘ambito delle ricerche istituzionali INFN abbiamo realizzato un rivelatore a scintillazione compatto ed economico,
basato su Arduino Due, che racchiude tutte le funzionalità di un moderno detector di fisica delle particelle.
ArduSipM sarà utilizzato dalla scuola di Fermo vincitrice del CERN beamline for schools 2017 nel loro esperimento al CERN
per la rivelazione della radiazione Cherenkov.
Durante la giornata verrà mostrato come assemblare il rivelatore, come utilizzare i programmi di acquisizione e controllo,
verranno spiegate le sue funzionalità e si imparerà come usarlo in esperienze didattiche per la rivelazione di raggi cosmici
o misure di radiazione ambientale.
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Aula B1 | |||
B |
ATOMI, ACCELERATORI E LUCE A. Balerna, A. Grilli,V. Sciarra Il nostro mondo è popolato da tanti e diversi tipi di materiali: ciò che sorprende è che questa grande varietà di materia sia composta di pochi e relativamente semplici elementi chiamati atomi. Gli atomi, con la loro dimensione di frazioni di nanometro (un decimo di miliardesimo di un metro) sono invisibili anche al migliore microscopio ottico. Per “vedere” gli atomi ed esplorare il mondo al di là delle sue proprietà macroscopiche, è necessaria una luce che non è quella visibile. Questa luce, o meglio i raggi X, hanno una lunghezza d‘onda ben più corta della radiazione visibile e quindi adatta a studiare elementi piccoli come gli atomi. Gli acceleratori di particelle nati per studiare la fisica fondamentale, sono nel tempo diventati anche ottime sorgenti di luce (luce di sincrotrone) e in particolare di raggi X. Studieremo l‘evoluzione delle sorgenti di luce di sincrotrone, le loro caratteristiche e le nuove prospettive di ricerca che si aprono anche nell‘ambito degli studi sulla struttura atomica della materia.
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Lab. Dafne Luce |
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C |
BRUNO, PIERRE E IL MISTERO DELLA CARICA PERDUTA: PERCORSO STORICO E SPERIMENTALE ALLA SCOPERTA DEI RAGGI COSMICI.
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Aula A-75 |
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D |
DISPOSITIVI FOTOVOLTAICI INNOVATIVI
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Aula Bernardini |
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E |
TECNICHE DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALI: applicazioni della spettroscopia infrarossa allo studio della sezione stratigrafica di un'opera d'arte. Applicazione dei raggi X |
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Aula Calcolo |
Lab. Dafne Luce Lab. Fisica Sanitaria |
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F |
IL CODICE DELLA COMPLESSITA’ “I ragazzi di oggi crescono in un contesto educativo e comunicativo che propone visioni semplificate e riduzionistiche dei processi e dei fenomeni del mondo reale, mentre loro si troveranno ad agire in un mondo sempre più pervaso dalla complessità, nel quale le illusioni del controllo assoluto dei processi e del determinismo funzionale generano chimere, frustrazioni e dialettica disfunzionale.
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Aula Master |
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G |
ALFA, BETA, GAMMA: ALLA SCOPERTA DELLA RADIOATTIVITA' All'inizio del '900, i misteriosi "raggi" emessi dai nuclei radioattivi vennero battezzati alfa, beta o gamma a seconda del loro comportamento in un campo magnetico. Oggi sappiamo che si tratta di particelle ben note, di cui conosciamo massa e carica elettrica. La spettroscopia è la misura della loro energia, che permette di identificare univocamente i decadimenti nucleari da cui provengono. E' una tecnica di indagine della materia molto potente, che si applica tanto all'astrofisica quanto ai beni culturali, consentendo di capire il contenuto di una stella o di una tela di Leonardo.
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Aula Salvini | |||
H |
SUPERCONDUTTIVITA' E L'EFFETTO MEISSNER NEI SUPERCONDUTTORI CERAMICI GRANULARI AD ALTA TEMPERATURA Lo scopo dell'incontro è conoscere il fenomeno superconduttivo. Sperimentalmente sarà caratterizzato l'effetto "Meissner" di un materiale superconduttore ceramico. Sarà mostrata la levitazione di un trenino con superconduttori ceramici su una ferrovia magnetica e di un piccolo magnete su un superconduttore. inoltre sarà presentata la misura di suscettività magnetica di un superconduttore in funzione della temperatura. Verrà effettuata una lezione introduttiva del fenomeno e la presentazione delle esperienze che seguiranno in laboratorio.
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Aula Conversi
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I |
SORGENTI DI PLASMA PER L’ACCELERATORE DI PARTICELLE Il termine ‘compattezza’ è ormai ricorrente anche nel campo degli acceleratori di particelle. Sicuramente tale termine può sembrare in netta contraddizione con l’acceleratore LHC del CERN, dove ben 27 km di lunghezza sono capaci di spingere fasci di particelle a energie prossime a quelle delle reazioni stellari. Accanto ad acceleratori di questo tipo, negli ultimi anni, è nata l’esigenza di avere a disposizione strutture ‘poco ingombranti’ e capaci di fornire fasci di particelle ugualmente energetici, necessarie per applicazioni sia industriali sia mediche, le quali impiegano la maggioranza delle diverse decine di migliaia di acceleratori attualmente in funzione nel mondo. Questo risultato non è ottenibile con le tecniche di accelerazione convenzionali basate su impulsi a radiofrequenza e, di conseguenza, sono in fase di sperimentazione diverse nuove metodologie, fra le quali la più promettente è quella basata sulle ‘scie di plasma’ (Plasma Wakefield Acceleration). In questa tecnica, il pacchetto di particelle accresce la sua energia seguendo la scia delle onde di plasma, proprio come farebbe un surfista che scivola lungo la cresta delle grandi onde marine, riuscendo a essere anche più veloce di queste ultime. Le tecniche per far raggiungere la condizione di plasma, il nostro ‘mare’, a un gas neutro (idrogeno) e la capacità di confinarlo in sottili strutture di pochi millimetri rappresentano una delle più grandi sfide per arrivare a costruire i cosiddetti ‘plasma-based accelerators’, i quali promettono di essere anche 100 volte più compatti di quelli attuali. La formazione e il confinamento del plasma per l’accelerazione di particelle sarà argomento del gruppo di lavoro.
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Laboratorio TEX | |||
M | MECCANICA QUANTISTICA Il percorso proposto è dedicato all‘introduzione dei temi che hanno portato allo sviluppo della meccanica quantistica e verrà strutturato in una parte teorica e in una parte sperimentale. Nella sessione sperimentale verrà realizzata la misura della costante di Planck a partire dalla misura della tensione di conduzione di due LED che emettono su lunghezze d‘onda diverse e verranno condotti esperimenti relativi all'effetto fotoelettrico.
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Aula B. Touschek | ||||
N |
RIVELAZIONE DI PARTICELLE CON MATERIALI SCINTILLANTI E FOTOMOLTIPLICATORI AL SILICIO DI NUOVA GENERAZIONE L’attività sperimentale proposta è incentrata sulla tecnica di rivelazione di particelle basata su materiali scintillanti. Verrà fornita una breve descrizione dei calorimetri a scintillazione illustrando la loro applicazione per l’esperimento Mu2e, mostrando un prototipo su grande scala, denominato Modulo-0. Verrà poi presentato l’uso degli scintillatori plastici, letti con fotomoltiplicatori al silicio, come rivelatori di posizione e di tempo di arrivo per la ricostruzione dei raggi cosmici che incidono sul Modulo-0. Scopo dell’esperienza pratica è lo studio della dipendenza della risposta di energia e tempo dalla posizione di impatto sullo scintillatore.
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Aula Seminari |
Lab. Gran Sasso
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