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Una volta realizzato il proprio documento in HTML, quando questo deve essere pubblicato da qualche parte su Internet, si pongono due problemi essenziali:
dove trovare il posto;
come rendere di dominio pubblico la sua presenza.
Spesso, il primo problema lo si può risolvere utilizzando un sito offerto gratuitamente; in alternativa si possono prendere accordi per affittare uno spazio da qualche parte, magari ottenendo anche un dominio virtuale conveniente. Per quanto riguarda il secondo, è necessario iscrivere il proprio documento presso i vari servizi che si occupano di creare gli indici pubblici. Dei due problemi, il secondo è il più delicato.
Più passa il tempo e più sono i documenti che vengono pubblicati su Internet. I motori di ricerca, ovvero i servizi che gestiscono gli indici delle pubblicazioni, sono sempre più sommersi di lavoro. In questa situazione, ognuno applica una propria politica di filtro dei documenti che vengono sottoposti per l'inclusione nel loro indice. In generale, non basta realizzare un documento HTML corretto, occorre pensare anche ai motori di ricerca.
Il documento HTML, per poter essere preso in considerazione in modo corretto dai motori di ricerca, deve avere una serie di elementi META nell'intestazione, contenenti alcune informazioni salienti. Ciò permette la classificazione del documento e la creazione di indici chiari per l'utente di quel servizio. Tuttavia, il problema è che non tutti i motori di ricerca utilizzano le stesse informazioni nello stesso modo; così, ci si affida generalmente all'esperienza degli altri per la compilazione di tali elementi. Qui si raccolgono solo alcune indicazioni, ritenute corrette, ma che potrebbero anche essere smentite nel futuro.
Gli elementi META sono vuoti, nel senso che non delimitano alcun testo, e si collocano nell'intestazione del file HTML, ovvero nell'elemento HEAD. Nella maggior parte dei casi, l'elemento META si utilizza con l'attributo NAME e l'attributo CONTENT, attraverso i quali si stabilisce un nome a cui viene assegnato un contenuto.
Il DTD dell'HTML non stabilisce quali siano i nomi che si possono usare per l'attributo NAME e da questo nascono tutti i problemi. In particolare, c'è da considerare che alle volte i nomi e i valori abbinati non fanno differenza tra maiuscole e minuscole, altre volte pare che la facciano.
L'esempio seguente mostra un esempio tipico di utilizzo per un documento realizzato in italiano:
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01//EN" "http://www.w3.org/TR/html4/strict.dtd"> <HTML LANG="it"> <HEAD> <META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html; charset=ISO-8859-1"> <META NAME="generator" CONTENT="ALtools"> <META NAME="description" CONTENT="GNU/Linux e il software libero" LANG="it"> <META NAME="description" CONTENT="GNU/Linux and free software" LANG="en"> <META NAME="keywords" CONTENT="GNU/Linux, Unix, software, software libero, free software"> <META NAME="distribution" CONTENT="Global" LANG="en"> <META NAME="rating" CONTENT="General" LANG="en"> <META NAME="resource-type" CONTENT="document" LANG="en"> <META NAME="classification" CONTENT="computers" LANG="en"> <META NAME="revisit-after" CONTENT="7 days" LANG="en"> <META NAME="ROBOTS" CONTENT="ALL"> <META NAME="SPIDERS" CONTENT="ALL"> <META NAME="author" CONTENT="Daniele Giacomini"> <META NAME="copyright" CONTENT="© 1997-2001 Daniele Giacomini"> <TITLE>Appunti Linux</TITLE> ... </HEAD> ...
Il significato di queste informazioni dovrebbe essere intuitivo, salvo qualche caso, ma in particolare è necessario osservare un problema: alcune cose sono espresse attraverso sigle o parole chiave che hanno significato per la lingua inglese, mentre potrebbero essere attese parole o definizioni diverse nel caso di un documento in italiano. Nell'esempio si può osservare che l'elemento HTML possiede l'attributo LANG a cui è assegnato il valore it, allo scopo di indicare che tutto il documento è scritto in lingua italiana. Pertanto, per modificare questo assunto negli elementi META in cui il linguaggio può avere importanza, è stato aggiunto nuovamente l'attributo LANG con il valore en. Può darsi che questa precauzione non serva a nulla, ma potrebbe essere importante in futuro.
Eventualmente, si potrebbe anche arrivare a duplicare alcune informazioni per diversi linguaggi. Per esempio, l'informazione denominata description viene fornita due volte: prima in italiano e poi in inglese.
L'elenco seguente descrive brevemente le informazioni più importanti che si possono dare in questo modo.
description|Description
Si tratta di una descrizione breve del contenuto che potrebbe essere mostrato negli indici. A titolo indicativo, non dovrebbe superare le 25 parole, per essere certi che sia presa in considerazione integralmente.
keywords|Keywords
Si tratta di un elenco di parole, o frasi brevi, separate da una virgola. Queste parole rappresentano gli argomenti principali del documento. Indicandole in questo modo, si cerca di farle risaltare (anche se nel documento vengono usate poco o non vengono usate affatto), in modo che vengano prese in considerazione in modo particolare. A titolo indicativo, l'elenco non dovrebbe superare le 25 parole, per essere certi che questo venga preso in considerazione. Si intuisce che le prime parole di questo elenco siano considerate come quelle più importanti.
distribution|Distribution
Probabilmente si riferisce all'estensione che ha o può avere la diffusione del documento. Le parole che possono essere assegnate sono Global e Local, con i significati che si possono intuire.
rating|Rating
Probabilmente si riferisce al tipo di pubblico a cui si rivolge il documento. In generale viene assegnata solo la parola chiave General; qualcuno suggerisce anche l'uso di, Mature e Restricted, ma il significato in pratica non è chiaro.
classification|Classification
Si tratta della classificazione del contenuto del documento. È difficile fare un elenco dei termini che si possono usare, perché dipendono dal motore di ricerca. Probabilmente si può trattare di: business, computers, entertainment, internet, miscellaneous, personal.
resource-type
Si tratta della definizione che si dà al documento HTML. Da quanto si vede, si usa sempre solo la parola chiave document (solo in minuscolo).
revisit-after
Apparentemente, questa indicazione serve a richiedere al motore di ricerca di ripassare dopo un certo numero di giorni. Non è garantito il successo di questa richiesta, ma nulla vieta di provarci.
ROBOTS
Questa informazione serve a chiedere esplicitamente o a vietare la scansione e l'indicizzazione. In generale si assegna la parola chiave ALL perché venga preso in considerazione il documento a tutti gli effetti, assieme ai riferimenti a cui punta, mentre si usa la parola chiave INDEX per richiedere la sola indicizzazione e FOLLOW per seguire i riferimenti. Per evitare l'indicizzazione si usa NOINDEX, mentre per evitare di seguire i riferimenti si usa NOFOLLOW. Qualcuno suggerisce di utilizzare la stringa ALL,INDEX,FOLLOW per ottenere il risultato migliore.
SPIDERS
Apparentemente funziona nello stesso modo di ROBOTS e probabilmente accetta gli stessi valori.
Nel momento in cui si è posto il problema dell'esistenza di tutta una serie di servizi di scansione della documentazione su Internet, si è pensato all'opportunità di bloccare, in certe circostanze, il lavoro di questi «robot». Gli amministratori dei servizi HTTP hanno la possibilità di realizzare il file /robots.txt
, contenente l'indicazione dei percorsi che non devono essere scanditi.
Anche se si tratta di un compito che riguarda gli amministratori, è opportuno sapere leggere le istruzioni di questo file, nel caso esista, per sapere se il proprio documento può essere raggiunto o meno dai motori di ricerca e da altri servizi simili.
Il file in questione, collocato all'inizio della gerarchia del servizio HTTP a cui si riferisce, è un file di testo normale, in cui si indicano dei commenti, preceduti dal simbolo #, e una serie di campi nella forma:
campo: valore
Le informazioni di questo file sono suddivise in base al nome del programma robot che si vuole filtrare:
User-agent: nome
Uno o più campi del genere, posti di seguito, iniziano la definizione del filtro riferito ai programmi rispettivi. Se al posto del nome si indica un asterisco, si intendono simultaneamente tutti i programmi che non siano stati presi in considerazione diversamente.
Disallow: [percorso]
Il campo Disallow serve a specificare un percorso da escludere dalla scansione dei robot presi in considerazione.(1)
# http://www.brot.dg/robots.txt User-agent: * Disallow /tmp/ Disallow /cgi-bin/ Disallow /prova.html
Supponendo che l'esempio si riferisca al file http://www.brot.dg/robots.txt
, si mostra il caso in cui si vogliono escludere tutti i robot dal contenuto di http://www.brot.dg/tmp/
, http://www.brot.dg/cgi-bin/
e dal file http://www.brot.dg/prova.html
.
# http://www.brot.dg/robots.txt User-agent: * Disallow
In questo caso non si esclude alcunché.
# http://www.brot.dg/robots.txt User-agent: * Disallow /
Questo nuovo esempio esclude l'accesso a tutto il servizio.
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TheFreeSite.com
daniele @ swlibero.org
1) Non è possibile indicare caratteri jolly: non avrebbero significato, dal momento che si intendono tutti i percorsi che iniziano come indicato e proseguono poi in qualunque modo.
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome essere_presenti_su_internet.html
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