Care colleghe e cari
colleghi,
eccovi il consueto
resoconto del CD di ottobre.
Cari saluti,
Marino.
1. L’unità di crisi ha
riportato che si sono verificati 3 nuovi
casi di positività al Covid-19 dall’ultimo
CD, uno dei quali durante una trasferta al
CERN (è il quinto). In totale siamo a 130
casi accertati nell’Ente da settembre 2020.
La presenza del personale in sede supera
ormai il 70% in media, con un incremento
regolare. Il controllo del green pass nelle
strutture dovrebbe avvenire essere
prioritariamente al momento dell’accesso,
anche a campione, ma ove ciò non fosse
possibile sono comunque richiesti controlli
a campione giornalieri all’interno della
struttura in misura non inferiore al 20% del
personale presente. Come da disposizioni di
legge chi venisse trovato senza green pass
deve essere allontanato dalla struttura e
considerato assente ingiustificato e, se
sorpreso all’interno, un verbale deve essere
trasmesso alla prefettura per le sanzioni
del caso.
Per le missioni estere e soprattutto extra
EU si raccomanda estrema cautela. Nel
preventivo tenere conto di eventuali
prolungamenti di missione per quarantene, se
necessario ricorrendo anche al
cofinanziamento con altre sigle. L’Ente sta
valutando di proporre un’assicurazione in
convenzione per le missioni extra EU, che
coprano le spese legate a Covid: malattia,
ricoveri, cure, cambio biglietti. Nel form
di richiesta missione, oltre
all’autocertificazione che si sarà in
possesso di green pass valido per tutta la
durata della missione, è stata inserita
anche, per i dipendenti di altri Enti, la
dichiarazione di essere stati autorizzati
alla missione anche dal proprio datore di
lavoro.
Infine si segnala che quest’anno sarà
possibile ottenere tramite l’Ente il vaccino
antinfluenzale per tutti coloro che ne
faranno richiesta.
2. Il decreto del
Dipartimento della Funzione Pubblica del 8
ottobre 2021 ha stabilito che dal 15 ottobre
il lavoro agile non sarà più una “modalità
ordinaria” di svolgimento dell’attività
lavorativa nella pubblica amministrazione.
L’Ente aveva già da settembre dato
indicazione di puntare all’utilizzo del
lavoro agile in media un giorno alla
settimana, cosa che è del tutto compatibile
con le nuove direttive. Il nuovo
disciplinare del Lavoro Agile approvato a
febbraio scorso tiene già conto del POLA e,
nell’ottica di tornare ad un regime normale
di utilizzo del LA, prevede che da novembre
si aprano le call per le richieste nelle
diverse strutture, con l’obiettivo di fare i
contratti individuali di LA a gennaio.
3. Il presidente ha
voluto ricordare in apertura dei lavori
l’attribuzione del premio Nobel per la
fisica a Giorgio Parisi. Sono già state
spese molte parole, e molti eventi
seguiranno, non solo per esprimere la grande
soddisfazione della comunità scientifica
italiana (e INFN), ma anche con l’obiettivo
di far capire alla politica la necessità di
un cambio di passo nel finanziamento della
ricerca, cosa per la quale lo stesso Parisi
si sta già spendendo ai massimi livelli.
4. Nel mese di settembre
si è tenuto all’auditorium Parco della
Musica di Roma l’evento che ha aperto le
celebrazioni per i 70 anni dell’INFN. Sono
in programma numerosi altri appuntamenti,
che finalmente è possibile aprire anche al
pubblico in presenza, con le dovute
precauzioni e limitazioni. Si è svolto, dopo
un anno di sospensione, il Festival della
scienza di Genova, mentre dal 22 al 28
novembre si terrà a Roma il Festival delle
scienze con numerosi appuntamenti che
coinvolgono l’INFN, fra cui un incontro
dedicato a Parisi il 25 novembre.
Il presidente ha costituito un gdl,
coordinato da Anna Di Ciaccio, per avviare
l’organizzazione di un evento, sempre
nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni
dell’INFN, dedicato all’analisi della
discriminazione di genere nelle materie
scientifiche (cosiddette STEM).
Nel mese di ottobre sono stati anche
celebrati i 60 anni dei Laboratori Nazionali
di Legnaro, con un eventi che ha visto anche
la partecipazione del Comitato di
Valutazione Internazionale dell’Ente.
5. P.Lubrano ha
relazionato sull’incontro annuale col CVI
tenutosi nei gg 13-15 ottobre. In attesa di
inviare un report dettagliato, in generale
molto positivo, il CVI ha fatto un certo
numero di raccomandazioni:
- Da un punto di vista di
strategia generale si ritiene sempre più
importante applicare le competenze dell’INFN
al settore delle scienze della vita.
- Si apprezza la
riorganizzazione di AC e si raccomanda di
verificarne gli effetti operativi nei
prossimi 2 anni.
- Si raccomanda di
organizzare a breve una review approfondita
del TDR di Darkside, con un panel che
includa diversi esperti esterni, che possa
aiutare la collaborazione a identificare le
questioni tecniche e organizzative ancora
aperte e definire una schedule credibile.
- Si apprezza
l’implementazione di tecniche di Project
Management in CSN1 e si suggerisce di
estenderle anche ad altre CSN con progetti
di grandi dimensioni
- Vista la crescente
complessità dei progetti in CSN2 si
raccomanda il ricorso a review approfondite
con la partecipazione anche di esperti
esterni. In vista della scelta del sito in
cui realizzare ET, si ritiene che l’INFN
debba assicurarsi un adeguato finanziamento
governativo per potersi candidare a ospitare
l’infrastruttura.
- Per la CSN3 si ritiene
necessario dare priorità all’upgrade di LNL.
Per il resto si considera importante
mantenere un ampio spettro di ricerche, ma
anche che si debba evitare di avere troppe
iniziative a basso impatto.
- Si chiede di chiarire le
future priorità di LNF ed il corrispondente
fabbisogno di personale.
- Si suggerisce di fare
ogni sforzo per attrarre il progetto
LEGEND-1000 a LNGS.
- Per l’outreach si invita
ad un maggiore bilinguismo sui social e
possibilmente nella rivista Asimmetrie. Si
invita a organizzare più eventi di outreach
nelle regioni meridionali.
6. Il presidente ha fatto
il punto sull’implementazione del PNRR ed i
progetti INFN correlati. Come noto le linee
guida del MUR per il PNRR sono articolate in
4 linee di intervento: i partenariati estesi
(10 grandi programmi di ricerca portati
avanti da reti di Enti, Università e
privati), i 5 grandi centri nazionali che
faranno da hub su ricerche di frontiera
(Calcolo e analisi dati ad alte prestazioni;
Tecnologie dell’agricoltura; Sviluppo di
farmaci a RNA e terapia genica; Mobilità
sostenibile; Biodiversità), le
infrastrutture di ricerca e innovazione, gli
“ecosistemi dell’innovazione” (fino a 12
consorzi per la promozione dell’innovazione
sul territorio).
Sono state precisati alcuni aspetti e
vincoli relativi ai centri nazionali:
- Il budget potrà
includere: progetti di ricerca, reclutamento
di personale a td, attività gestionale,
attrezzature, formazione e dottorati,
supporto a spinoff e statup.
- Ogni centro dovrà
partire da una “massa critica” di almeno 250
persone impiegate in ricerca. Dovrà inoltre
avere almeno 5 “spoke” su attività correlate
ciascuno che coinvolga almeno 30 persone.
- Complessivamente almeno
il 40% delle attività del centri deve avere
ricadute nelle regioni del Mezzogiorno
- Complessivamente almeno
il 40% del personale assunto a t.d. dovrà
essere di genere femminile. Altrettanto
dicasi per le borse di dottorato
- Complessivamente almeno
il 36% delle attività dei centri dovrà
riguardare la ricerca sul clima
- Complessivamente almeno
il 15% delle attività dei centri dovrà
riguardare la digital innovation.
In questo quadro i progetti INFN sono:
svolgere un ruolo guida nel centro nazionale
di calcolo avanzato; nelle infrastrutture di
ricerca inserire la fase preparatoria di
Einstein Telescope ed una iniziativa per lo
sviluppo di magneti superconduttori; nei
partenariati estesi partecipare alle
iniziative di quantum technology e
intelligenza artificiale.
Il Centro Nazionale per HPC, Big data e
quantum computing dovrebbe avere un
finanziamento fra 200 e 400 milioni. Al
consorzio stano aderendo vari EPR (CNR,
INAF), università (Bologna, Roma, Milano,
Bari, Trieste, Padova) e altri Enti (IIT,
FBK, GARR, Cineca). Si cominciano a definire
anche i primi “spoke” (ma altri si
aggiungeranno): clima, disastri ambientali,
spazio e ricerca di base, quantum
technologies. Il centro potrebbe diventare
anche il punto di riferimento per il calcolo
ed i dati per tutti gli altri Centri
Nazionali, specialmente in campo medico. Si
stanno discutendo anche le sinergie con i
partenariati estesi e le infrastrutture di
ricerca. A breve sarà costituito un
editorial board che definirà il programma
tecnologico e scientifico del centro e sarà
coinvolta una società di consulenza per la
preparazione del progetto da sottomettere
alla call ministeriale. Si punta ad un
upgrade tecnologico di tutte le
infrastrutture di calcolo italiane, portando
la rete al terabit. Bisogna anche avere idea
di quali sbocchi offrire al personale che
sarà reclutato a t.d. per il progetto.
E’ stato costituito un gdl del CD sul PNRR
che include, oltre a tutta la GE: Adriani,
Bonvicini, Diciaccio, Grassi, Lubrano,
Malvezzi, Manzari, Scapparone, Taiuti,
Tricomi, Sequi. Un secondo gdl
dedicato alle attività di calcolo nel PNRR è
formato da: Carlino, Grandi, Dell’Agnello,
Salomoni, Donvito. A loro vanno inviate
eventuali proposte, in particolare per le
attività di spoke da inserire.
7. P.Valente ha
relazionato sul disegno di legge su
reclutamento e pre-ruolo (ddl 2285) in
discussione al Senato. Sono stati presentati
gli emendamenti, fra i quali alcuni molto
articolati che stravolgerebbero la legge, ma
che hanno oggettivamente poca speranza di
essere approvati rispetto a modifiche
puntuali e mirate del testo licenziato già
dalla Camera. Rileviamo in particolare i
seguenti:
- La trasformazione degli
assegni in tempi determinati, col
conseguente raddoppio del loro costo (almeno
per gli EPR)
- La riduzione della
durata del tenure track da 7 a 6 anni, con
accesso al secondo livello.
- La messa ad esaurimento
del terzo livello e lo stanziamento di un
budget per la progressione al secondo degli
attuali terzi livelli in servizio presso gli
EPR.
E’ importante notare che nella bozza della
legge di bilancio già circolata è previsto
un incremento significativo sia del FFO che
del FOE: il primo contiene ingenti risorse
per l’assunzione di docenti, ricercatori e
personale non docente, mentre nel FOE vi
sono 40 milioni proprio progressione al
secondo livello dei ricercatori e tecnologi
di terzo, vincolati all’approvazione della
legge sul reclutamento ed alla messa in
esaurimento del terzo livello, da ripartire
fra gli Enti con decreto ministeriale. Le
progressioni avverrebbero per selezione
interna da parte di commissioni interamente
formate da esperti esterni all’Ente. Nel FOE
è anche stato inserito un fondo di 20
milioni destinato alla valorizzazione del
personale tecnico e amministrativo “in
ragione della partecipazione dello stesso ad
appositi progetti finalizzati al
raggiungimento di più elevati obiettivi
nell’ambito della ricerca, nel limite
massimo pro capite del 15 per cento del
trattamento tabellare annuo lordo, secondo
criteri stabiliti mediante la contrattazione
collettiva integrativa”. Infine va rilevato
che, in aggiunta all’incremento del FOE,
viene reintrodotto un fondo premiale di 30
milioni la cui suddivisione fra gli Enti
terrà conto anche dei risultati della VQR.
8. G.Carlino ha
presentato la proposta di riorganizzazione
del calcolo INFN elaborata dal gdl
costituito a questo scopo dalla GE
(T.Boccali, D.Bonacorsi, G.Carlino,
L.Dell’Agnello, G.Donvito, C.Grandi,
D.Lucchesi, G.Maron, L.Perini, D.Salomoni,
G.Tripiccione, V.Vagnoni).
Il gdl è partito dalla considerazione
dell’elevato livello di efficienza e
vitalità del calcolo INFN, che non necessita
quindi di essere rifondato ma solo
ottimizzato e aggiornato. Il nuovo modello
deve quindi prima di tutto essere coerente
con l’infrastruttura esistente, ma anche
dinamico per adattarsi facilmente alle nuove
esigenze e all’evoluzione delle tecnologie,
e infine deve essere efficace nell’utilizzo
dei progetti per il potenziamento
dell’infrastruttura. Inoltre va conservato e
rafforzato il collegamento con le CSN e gli
esperimenti, e va salvaguardata la
diffusione delle competenze nelle strutture
locali.
Si propone un “Coordinamento nazionale del
calcolo“ (CNC) con 3 funzioni:
- Strategia e coordinamento: in capo a
un comitato di steering (C3SN) a cui si
affianca la commissione calcolo e reti (CCR)
che resta invariata e coordina le attività
dei servizi di calcolo, dei servizi
nazionali, l’infrastruttura di rete, i temi
di sicurezza informatica.
- Le attività operative: organizzate in
gruppi di lavoro aperti (WG), che possono
essere formati o chiusi a seconda delle
necessità dell’Ente.
- Discussione e condivisione: un forum del
calcolo INFN (FCI) coordinato da un
componente del C3SN.
Il C3SN elabora e propone alla GE le
strategie del calcolo e l’evoluzione
dell’infrastruttura, definisce le linee
guida per i WG, mantiene i contatti con le
CSN ed i gruppi di ricerca, indirizza la
rappresentanza INFN in vari organismi
nazionali e internazionali (GARR, Cineca,
ICDI, WLCG, EOSC…), gestisce il budget della
CNC. I componenti del C3SN saranno: un
presidente, il presidente della CCR, il
direttore CNAF, il rapppresentante INFN in
ICDI, il responsabile del Tier1, un
rappresentante del Tier2, il chair dei
referee del calcolo, il coordinatore del
forum del calcolo, un numero limitato
di esperti riconosciuti, i rappresentanti
delle CSN (non da osservatori, ma con ruolo
attivo).
La CCR resta commissione nazionale con
rappresentanza di tutte le sedi e con
finanziamento dedicato. In caso di overlap
fra le attività della CCR e qualche WG del
CNC sarà lo steering a trovare le soluzioni
per armonizzarle. I componenti della CCR
possono partecipare alle attività dei WG
secondi i propri interessi ed in generale
non vi è incompatibilità fra l’essere parte
della CCR e di altri organismi del CNC.
I WG saranno individuati dalla C3SN e
dureranno fino a quando saranno ritenuti
necessari. Alcuni dovranno avere un’attività
continua, altri “on demand”. Per esempio
alcuni WG potranno essere: Infrastruttura;
Progetti e EOSC; Architetture di Calcolo
Innovative – HPC e QC; Technology Tracking;
Computing Model; Software e Training.
Il Forum del calcolo (FCI) è un’esigenza
manifestata da tutta la comunità. Si
riunisce regolarmente per discutere
strategie, attività ed esigenze, e per
condividere le soluzioni adottate. E’
coordinato da un membro C3SN, ma non ha
altra struttura interna, la partecipazione è
aperta a tutti.
I referaggi del calcolo saranno coordinati
da un chair, che fa parte della C3SN.
Include i referaggi del calcolo degli
esperimenti, quelli delle infrastrutture
Tier1 e Tier2, quelli per il finanziamento
dei WG e di progetti esterni, quello delle
attività CCR.
La connotazione sempre più nazionale e meno
locale delle attività di calcolo richiede
anche un maggior riconoscimento dei
contributi personali. Per questo si propone
di adottare lo stesso schema in uso nelle
CSN, con sigle nazionali e FTE. Saranno
ovviamente riconosciute le sigle sinergiche
(p.es. la gestione di un Tier2 con gli
esperimenti per cui lavora).
Si propone che il CNC, attraverso la C3SN,
gestisca sia un proprio bilancio ordinario
assegnato (che includa i fondi CCR, i fondi
per infrastrutture dei siti e le attività
metaboliche dei WG), sia fondi non
direttamente assegnati al CNC (fondi da
progetti esterni, fondi per progetti
speciali, fondi CSN o GE per le risorse
pledges).
Nella discussione che è seguita alcuni
direttori hanno rilevato che questa
organizzazione rischia di essere un po’
verticistica se non si introducono dei
collegamenti regolari con le strutture.
9. P.Lubrano ha informato
che ANVUR ha comunicato all’Ente che devono
essere conferiti alla VQR 21 prodotti
aggiuntivi (molti meno di quanti ce ne
aspettavamo) a causa delle violazioni dei
vincoli di molteplicità sul numero di volte
che un articolo può essere presentato. Si
tratta di articoli nei settori FIS/01 e
FIS/05 e sono stati già compensati
all’interno della stessa struttura, cercando
di massimizzare lo score. Dal 3-6-2022 tutti
i prodotti conferiti dovranno essere
disponibili in formato open access (il 70%
lo sono già).
10. Il presidente ha
informato che nella conversione in legge del
DL 80/2021 è stato prorogato al 31-12-2022
il termine entro cui sommare periodi di
contratti utili a raggiungere i requisiti
per le stabilizzazioni, spostando così in
avanti di 1 anno anche la finestra di 8 anni
entro cui tali contratti devono collocarsi.
Il bando per 40 posizioni di tecnologo
riservato a chi è in possesso dei
requisiti previsti al comma 2 del DL
75/2017 per le stabilizzazioni, è stato
scritto in vigenza delle regole precedenti,
ma pubblicato in gazzetta ufficiale dopo
l’entrata in vigore della proroga. Nei
giorni successivi al CD una attenta
valutazione della situazione con gli esperti
del MUR e della FP ha portato poi alla
conclusione che il concorso può essere
portato avanti e concluso regolarmente senza
modificare il bando.
11. P. Campana ha
informato dei recenti rilievi di MEF e FP
alla delibera 16015 di luglio 2021, che con
riferimento al bando art.53 portava a 348
posti i 132 posti precedentemente previsti.
Dopo diversi incontri tra Ente, Aran e
ministeri competenti (MEF e FP) durante i
quali l'Ente ha risposto a tutti i rilievi
ricevuti, è purtroppo rimasta ferma
l'indicazione dei ministeri che le
progressioni orizzontali possono riguardare,
al massimo, il 50% degli aventi diritto a
partecipare. I prossimi passi prevedono
incontri al tavolo di trattativa per
definire come proseguire e l'inoltro agli
organi vigilanti della risposta formale alle
osservazioni pervenute. L'Ente è fermamente
intenzionato a concludere questo bando entro
la fine del 2021 attribuendo il massimo
numero di posizioni compatibili con i
vincoli normativi e nell'anno nuovo a
bandire al più presto una nuova procedura di
art.53 per il maggior numero di posizioni
possibili.
12. E’ stata approvata la
graduatoria della selezione ex art.15 per 23
posti di primo tecnologo, consultabile
all’interno della delibera 16070.
13. Sono stati comunicati
i numeri delle domande ricevute per i 5
concorsi a ricercatore banditi:
CSN1: 53 donne (29.8%) e 125 uomini
CSN2: 64 donne (38.1%) e 104 uomini
CSN3: 42 donne (39.3%) e 65 uomini
CSN4: 32 donne (13.4%) e 207 uomini
CSN5: 21 donne (40.4%) e 31 uomini.
In totale vi sono 744 domande,
corrispondenti però a circa 630 persone a
causa di un certo numero di candidati che ha
applicato a più di un bando.
14. R. Carletti ha
informato che l’ARAN e le OO.SS. hanno
firmato un CCNL che prevede l’adesione con
la formula del “silenzio assenso” al fondo
di previdenza complementare Perseo Sirio di
tutti gli assunti nella PA dopo il 1-1-2019.
L’Ente deve quindi fornire a tutti questi
dipendenti, entro il prossimo 15 novembre,
una dettaglia informativa che fornisca
accesso a tutta la documentazione utile a
capire il funzionamento del fondo e la
comunicazione che, in assenza di opzione da
parte loro, dopo 6 mesi saranno iscritti
automaticamente al fondo. Sarà ovviamente
possibile manifestare sia la volontà di
aderire che di non aderire ben prima della
scadenza di sei mesi, tramite apposita
modulistica che sarà resa disponibile. I
dipendenti assunti prima del 1-1-2019 non
saranno avvisati, ma potranno chiedere di
aderire, purché privi di polizza INA, che
non è compatibile.
Ampie informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del
fondo Perseo Sirio. Si segnala anche
la brochure
informativa.
15. Il presidente ha
riportato che a fine settembre si è tenuto a
LNGS un workshop sulle prospettive dei
futuri esperimenti sul decadimento doppio
beta, in particolare i progetti Cupid,
Legend e
Nexo.
L’INFN punta ad ospitare a LNGS sia Cupid
che Legend. Vi sono trattative in corso col
DOE, che sembrerebbe interessato a
supportare sia Legend che Nexo.
Il presidente ha anche informato che la GE
ha chiesto a Marzio Nessi, attualmente al
CERN, di assumere il ruolo di technical
manager dell’installazione di Darkside.
16. M.Pallavicini ha
riportato che si è tenuta a Roma una
riunione preparatoria alla partecipazione
alla call INFRADEV con un progetto sulla
fase preparatoria di Einstein Telescope.
Oltre ai paesi proponenti del progetto
inserito nella roadmap di ESFRI (Italia,
Spagna, Olanda, Polonia e Belgio) hanno
partecipato i rappresentanti di Francia e
Germania. Il coordinatore del progetto per
questa call sarà lo spagnolo Martinez. Nel
frattempo si sta lavorando per allargare il
gruppo italiano a INAF, INGV e università
sarde e per definire dei meccanismi di
referaggio, per il quale servono competenze
trasversali.
17. Il presidente ha
informato che è in corso una review del
progetto DUNE, in quanto l’insorgenza di
alcuni extra-costi nello scavo potrebbe
portare a ridefinire il profilo di spesa ed
i tempi di realizzazione. Come noto il
direttore del Fermilab è dimissionario e la
procedura che porterà alla nomina del suo
successore sarà ovviamente molto legata
all’evoluzione di DUNE.
18. Marta Dalla Vecchia
ha relazionato sul nuovo software per la
valutazione dei rischi e la gestione della
sicurezza, sviluppato da un gdl di RSPP in
collaborazione col servizio calcolo di LNF.
Si è partiti dal pacchetto 626Suite della
Ageweb Solution (acquistato tramite gara),
configurato in unità organizzative che
rispecchiano l’organizzazione in strutture
dell’INFN ed è in grado di elaborare il
documento di valutazione dei rischi e
gestire i vari aspetti della sicurezza
(scadenze, procedure, documenti,
formazione….). Il software è stato collegato
con Godiva ed è stata sviluppata una
interfaccia utenti su portale che permette a
tutti gli attori coinvolti di intervenire
opportunamente nelle procedure, gestendo il
workflow autorizzativo e l’archiviazione. Il
sistema prevede la firma digitale e quindi
dematerializza completamente la procedura.
Il gdl degli RSPP ha configurato le banche
dati della sicurezza in modo da garantire
una uniformità di metodo nella valutazione
dei rischi nelle diverse strutture. E’ già
partito un programma di formazione di tutti
gli RSPP all’uso del nuovo strumento
software.
19. E’ stata ratificata
la delibera di GE che ha approvato la nuova
convenzione quadro relativa alla
prosecuzione ed al funzionamento del TIFPA,
che coinvolge INFN, Università di Trento,
Fondazione Bruno Kessler e l’azienda
Provinciale per i Servizi Sanitari di
Trento. La convenzione era scaduta da alcuni
mesi e finalmente l’accordo su un testo
aggiornato permette la continuazione di
tutte le attività sperimentali in corso.
20. E’ stato approvato il
progetto INFN.Open (Open Innovation for
Fundamental Nuclear Research) a valere sul
Programma Azione Coesione, complementare al
PON Governance e Capacità Istituzionale
2014-2020. Il progetto ha l’obiettivo di
Rafforzare la capacità dell’INFN di driver
del sistema nazionale dell’innovazione e
dello sviluppo tecnologico nell’ambito delle
proprie tematiche di riferimento e
ottimizzare la gestione dei processi di
trasferimento tecnologico verso il sistema
delle imprese con la relativa valutazione
d’impatto. Il finanziamento richiesto
all’Agenzia per la Coesione Territoriale è
di 1.8 milioni da spendere entro il 2023,
senza altri costi a carico dell’Ente.