symmetry - dimensions of particle physics Kloe detector Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
 
KLOE
un esperimento in Italia dedicato alla fisica dei mesoni K

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  L'originalità tecnologica dell'apparato sperimentale


       KLOE                       
















Il sistema
di rivelatori di particelle costituisce nel suo insieme un apparato cilindrico di 200 m3 e 1000 tonnellate di peso. Le dimensioni sono dettate dalla necessità di ricostruire i decadimenti di particelle, i KL, il cui cammino medio prima di decadere, in KLOE a DAFNE, è di 3,4 m.

Il peso è in larga parte determinato dal sistema necessario per generare il campo magnetico di 6 kGauss richiesto per ricostruire con alta precisione le proprietà delle particelle cariche prodotte dalle interazioni primarie. Il campo solenoidale è generato da una bobina superconduttrice raffreddata a 4°K da un sistema criogenico in cui viene fatto circolare Elio (He) liquido.

La grande camera a deriva cilindrica
[NIM A488], di 4 m di diametro e lunga 3,4 m, è la più grande mai costruita al mondo. In essa sono tessuti circa 52000 fili, sorretti da due sottili piatti in fibra di carbonio. Essa rivela le particelle cariche prodotte dalle collisioni tra elettroni e positroni di DAFNE, permettendo la ricostruzione delle loro traiettorie. La curvatura indotta dal campo magnetico di KLOE consente, inoltre, di misurarne la quantita' di moto. L'accuratezza della misura dipende dalla precisione con cui si ricostruisce la traiettoria in campo magnetico e dall'entità dei  fenomeni di dispersione subiti dalla particella che attraversa la camera. Per minimizzare i processi di dispersione, che dipendono dal numero atomico (Z) del materiale attraversato, la camera viene fatta funzionare con una miscela ricca di He (Z=2). La risoluzione ottenuta, che dipende dall'angolo della traiettoria con il campo magnetico, θ, è del 4 per mille in una vasta regione di valori di θ.
Nel grafico a destra è riportata la misura della risoluzione della camera a deriva, determinata con un campione di elettroni e positroni prodotti nel processo e+e- e+e- , chiamato "Bhabha scattering" che alla Φ-factory genera particelle di impulso pari a 510 MeV/c.
DC resolution - Bhabha events
Il calorimetro elettromagnetico [NIM A482] è stato costruito intervallando strati di fibre scintillanti a sottili fogli di piombo, per ottenere una struttura ad un tempo compatta e semitrasparente. Questa tecnica ha inoltre il vantaggio di consentire di modellare i moduli del calorimetro nelle forme più appropriate per le esigenze dell'esperimento. Grazie al calorimetro possono essere rivelate tutte le particelle neutre, come per esempio i fotoni, che sfuggono alla rivelazione della camera a deriva. Il calorimetro è in grado di fornire misure di tempo particolarmente accurate che permettono di identificare con precisione, dalle misure di tempo di volo,  i Kaoni neutri, gli elettroni, i pioni. La sua risoluzione temporale, che dipende dall'energia rilasciata, è di circa 100 ps in una vasta regione di energie di interesse per l'esperimento.
 Disegno schematico dell'apparato sperimentale

Istallazione del calorimetro di KLOE
Istallazione del calorimetro. Si vedono i primi 7 moduli del calorimetro centrale, 4 m in lunghezza, posizionati all'interno del cilindro che costituisce il magnete solenoidale di KLOE.