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marzo 2006 : alcuni membri della Collaborazione KLOE insieme
ad una parte del team dell'acceleratore DAFNE nella sala sperimentale,
a conclusione di due anni continui di presa-dati.
Photo
courtesy of Claudio Federici
Composizione della
Collaborazione KLOE
KLOE attraverso la
sua galleria fotografica
Una serie di foto complete di didascalie permettono di apprezzare
varietà e rilevanza dei risultati raggiunti
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Nel 1991 l'Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare ha approvato il progetto per l'avvio
in Italia dell'indagine sperimentale di quella che
i fisici delle particelle elementari chiamano "fisica dei K".
Avanzamenti molteplici nella conoscenza delle interazioni fondamentali
e nelle tecnologie di sperimentazione sono il risultato della ricerca
svolta in questo settore.
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L'originalità tecnologica dell'apparato
sperimentale
Per ottenere le misure di precisione richieste per l'avanzamento
della conoscenza scientifica, sono stati studiati e realizzati rivelatori
di particelle elementari con caratteristiche assolutamente peculiari
ed un sistema per l'acquisizione e l'elaborazione
dei dati sperimentali in grado di trattare in modo affidabile
e continuo migliaia di eventi al secondo.
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L'indagine sperimentale
a KLOE
La ricerca si è articolata attraverso una serie di
attività svolte in campi specialistici diversi tutte necessarie
per ottenere una comprensione accurata e nuova dei fenomeni fondamentali.
Il tessuto di competenze originali presupposto dalla ricerca scientifica
di base di successo rappresenta una chiave interpretativa importante
per capire l'interesse per la sperimentazione nel campo delle particelle
elementari.
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I risultati scientifici
Grazie alle caratteristiche uniche delle particelle prodotte
a DAFNE, alla sensibilità dell'apparato sperimentale e all'elevato
numero di eventi raccolti, è stato possibile produrre una serie
di risultati rilevanti, primo fra tutti il raggiungimento di precisioni
della frazione del per cento nelle misure dei decadimenti dei
kaoni
e delle loro vite medie. Le sensibilità sperimentali raggiunte
hanno permesso di controllare l'unitarietà
della matrice di mescolamento
dei quarks con una precisione dell'1 per mille, Vud2
+ Vus2 = 0.9985 ± 0.0009. Campi diversi
nei quali si è contribuito significativamente sono la misura
di precisione della sezione d'urto
adronica, rilevante per la predizione dell'anomalia del muone
[lezioni del Prof.
P. Franzini], lo studio delle particelle candidate non-qqbar, f0(980)
e a0(980), e dei mesoni pseudoscalari, η e
η'.
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