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Analisi cosmici
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To: Finuda Offline Group <benussi@lnf.infn.it>, <bertani@lnf.infn.it>, <botta@to.infn.it>, <demori@bs.infn.it>, <disanto@ba.infn.it>, <feliciello@to.infn.it>, <filippini@pv.infn.it>, <filippi@to.infn.it>, <palomba@ba.infn.it>, <panzarasa@pv.infn.it>, <piano@ts.infn.it>, <zenoni@bs.infn.it>
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Subject: Analisi cosmici
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From: "Prof. Aldo Zenoni" <zenoni@fiaba1.ing.unibs.it>
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Date: Tue, 19 Nov 2002 13:47:31 +0100 (CET)
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cc: bressani@to.infn.it, <gianotti@lnf.infn.it>
Cari Colleghi di FINUDA,
volevo fare un breve aggiornamento della situazione riguardante l'analisi dei
dati dei cosmici acquisiti in primavera.
Attualmente stiamo seguendo due linee di analisi
1) Cosmici di impulso superiore a 3 GeV/c da analizzare con qualche
accorgimento considerato che, con grandi raggi di curvatura, i programmi di
fit non funzionano per questioni numeriche.
2) Cosmici al di sotto di 3 GeV/c che vengono fittati con una spline.
Riferiro', per il momento, solo della seconda linea di analisi.
Sto analizzando dati dei run privilegiati dove si hanno sia segnali delle camere
che degli straw. Dal 3502 in poi.
Utilizzo le calibrazioni delle camere inserite nel data base e gli ultimi
t0 degli straw inseriti la settimana scorsa nel data base. Credo di avere
capito che alle calibrazioni delle camere manchi la sottrazione del piedestallo,
mentre, per quanto riguarda gli straw non sto ancora usando la correzione
per la propagazione in zeta (che vorrei collaudare su questi dati) ed ho delle
inefficienze che vorrei poter correggere a causa di una serie di tubi che,
per motivi hardware credo resolubili, non hanno t0 appropriati (gli interessati
sanno a cosa mi riferisco).
Sono circa 25 fra 240 e 276.
La conclusione generale e' che i dati sono abbastanza ben leggibili.
Cio' che voglio dire e' che i fit con curvatura vanno male (grossi residui)
quando ci sono ragioni riconoscibili per cui vadano male: problema
sui tubi (t0 inappropriato), attraversamento supporti, segnali indotti sui
doppini, punti molto lontani ecc., mentre negli altri casi vanno, in generale,
bene e danno residui stretti sia sulle camere che sui tubi.
Preciso che per i tubi e per le camere sto usando la simulazione di Garfield
della cella. Per le camere in particolare il processo di simulazione tiene
conto dell'angolo di attacco ed e' stato eseguito per una miscela che
potrebbe non essere esattamente quella utilizzata. Questa e' un'altra della cose
che vorrei potere verificare.
Un problema e' invece la statistica delle tracce utilizzabili.
Qualche numero per orientarsi:
Su 32000 eventi del run 3502 trovo
- 460 fit con curvatura accettati (due triplette con due longitudinali per fare
l'ambiguita' destra sinistra e almeno due camere)
- A causa del problema dei tubi con t0 inappropriato nella tripletta in basso a
sinistra perdo meta' della statistica (che vorrei recuperare)
- Dei rimanenti eventi devo selezionare quelli con tre o 4 camere per
evitare attraversamenti di strutture. Ce ne sono anche belli con due camere
ma le condizioni sul fit sono un po' povere per essere affidabili.
Me ne rimangono quindi 60.
- di questi alcuni sono inclinati in zeta ed attraversano strutture o sono
mal fittati per scattering multiplo presumo e quindi il campione si riduce
ancora di un 20 %
Quello che vedo dalle distribuzioni di residui, su un run, e' pero'
incoraggiante. I residui (RESIDUI non precisioni) sugli straw sono dell'ordine
di 100 micron mentre sulle camere sono piu' larghi, sui 250 micron.
Bisogna tuttavia dire che il processo di fit privilegia gli straw, sia per
la posizione geometrica agli estremi che per il peso che viene loro dato.
Inoltre mi pare di intravedere che i residui delle camere abbiano una
struttura. Solo la statistica potra' confermarlo.
Voglio sottolineare che questo e' il primo fit fatto in FINUDA con curvatura ed
il primo fit nello spettrometro con due rivelatori (camere e straw). Inoltre,
guardati singolarmente, ci sono eventi molto belli (con residui stretti su tutti
i rivelatori e con il secondo straw, che non e' usato per il fit, che si
posiziona lungo la traccia fittata).
Ora A. Panzarasa, che sta lavorando sulla prima analisi, mi aiutera' a fare
delle produzioni per vedere meglio questi dati che vorrei avere disponibili
per lunedi' prossimo.
Inoltre, con A. Filippi, sto simulando gli effetti di dedx, ms e risoluzioni
su tracce di questo tipo per capire cosa, effettivamente, possiamo vedere.
Il messaggio e' quindi di incoraggiamento per tutti noi, ma anche di richiesta
di impegno. Vedo assolutamente necessario formare un gruppo di persone che
siano in grado di "guardare" i dati con i programmi di ricostruzione e capirli.
Ho avuto occasione di verificare, fra l'altro, che tutti i "servizi" presenti
nei programmi di ricostruzione e preparati in questi anni assieme ad
A. Feliciello ed ultimamente anche don F. De Mori sono molto efficaci per
questo scopo.
ciao a tutti. aldo
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Prof. Aldo Zenoni tel. +39 030 3715729
Dipartimento di Meccanica 3715798
Facolta' di Ingegneria fax. +39 030 3702448
Universita' di Brescia e-mail: zenoni@bs.infn.it
Via Valotti, 9
25123 BRESCIA
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