Cosa si nasconde sotto la superficie pittorica di un dipinto o di una statua? Cosa contengono i vasi antichi? Ciò che vediamo ad occhio nudo quando siamo di fronte ad un’opera d’arte è soltanto una piccola parte di ciò che realmente esiste sulla superficie e al di sotto di essa. Il contributo che la scienza apporta alla comprensione e alla conservazione delle opere d’arte ha ormai assunto un grande peso nella conoscenza e salvaguardia del nostro inestimabile patrimonio artistico. In questo seminario verranno riportati alcuni esempi di come tecniche analitiche convenzionali e di avanguardia sono in grado di ricostruire la storia dell’opera mettendo in luce particolari nascosti, tecniche esecutive e materiali impiegati, ripensamenti dell’artista, ritocchi e falsificazioni.
Claudia Conti è ricercatore presso l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il suo percorso scientifico, a partire dal dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali conseguito nel 2010 presso il Politecnico di Milano, è caratterizzato da un approccio altamente multidisciplinare che include i diversi campi delle scienze applicati alla conservazione dei Beni Culturali. La principale attività scientifica riguarda lo sviluppo di nuove metodologie analitiche non invasive per lo studio delle superfici e delle porzioni interne dei materiali. E’ responsabile del laboratorio di spettroscopia Raman dell’ICVBC e autore di circa 30 pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali.