E' abbastanza improbabile che, poco più di cinquanta anni fa, quando nel 1960 il fisico austriaco Bruno Touschek propose, nei Laboratori Nazionali di Frascati, il progetto AdA (Anello di Accumulazione), potesse immaginare quale impatto la sua idea avrebbe avuto in campi come la medicina, la biologia, l'elettronica, la chimica e i beni culturali. Gli acceleratori di particelle nati per studiare la fisica fondamentale, nel tempo hanno trovato applicazione anche come sorgenti di luce nota come luce di sincrotrone. Nel mondo ci sono e continuano ad essere costruiti acceleratori dedicati alla generazione di luce. La luce di sincrotrone possiede delle caratteristiche che la rendono una sorgente di radiazione unica e insostituibile tra cui l'ampia distribuzione spettrale, dall'infrarosso ai raggi X, l'elevata brillanza e collimazione. Faremo insieme un viaggio attraverso la scoperta e l'evoluzione delle sorgenti di luce di sincrotrone includendo anche alcune rilevanti applicazioni in campi come i nano-materiali, i beni culturali e la biologia.
Consigli - Seguire le iniziative per il 2015, Anno Internazionale della Luce, riportate nel sito web:
http://www.sif.it/attivita/iyl2015
Antonella Balerna, è Primo Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso i Laboratori Nazionali di Frascati. È responsabile del Laboratorio DAFNE-Luce, in cui ci sono cinque linee di luce che raccolgono la radiazione di sincrotrone prodotta da DAFNE, che si estende dall’infrarosso fino ai raggi X. La sua principale attività di ricerca riguarda gli studi di struttura atomica della materia utilizzando raggi X. Le piace pensare che fare ricerca è importante ma che anche la divulgazione scientifica abbia un ruolo fondamentale.