Incontri di Fisica 2006
INFN - Laboratori Nazionali di Frascati 4 - 6 Ottobre 2006 http://www.lnf.infn.it/edu/incontri/
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La scienza: capirla tutti per imparare ad usarla
Relatore: Giovanni Anzidei, Ugis Da pochi anni siamo entrati nel terzo millennio, che raccoglie la difficile eredità dei molti inquietanti interrogativi legati alle nuove scoperte scientifiche, sull'uso che si fa delle nuove tecnologie, sugli effetti che producono nell'ambiente e nella natura. Il XX secolo, appena terminato, ha tracciato un bilancio deludente per il distacco della fiducia dell'opinione pubblica dalla scienza. L'innovazione, la tecnologia, dopo l'entusiasmo e il grande sviluppo che avevano avuto nei secoli precedenti con l'idea illuministica del progresso, cominciano a fare paura. L'uomo è andato acquisendo una potenzialità di azione sempre più vasta: oggi oltre alle armi nucleari ha anche la chiave di accesso allo scrigno del patrimonio genetico umano. Un potere gigantesco che, se usato in modo distruttivo, spaventa e preoccupa. La scienza, controllata da pochi e non capita dalle masse, viene accusata di fabbricare pericoli: dalle onde elettromagnetiche alla mucca pazza, ai cibi transgenici. Nel 1945 si consuma la frattura definitiva con l'opinione pubblica: le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki cancellano 300 mila vite umane in un solo attimo. Esplode nella società il bisogno di condividere le conoscenze scientifiche e le responsabilità delle loro applicazioni. Bisogna essere tutti ben informati per diventare cittadini consapevoli e poter partecipare alle scelte che la scienza pone alla moderna società. Le scoperte hanno profondamente cambiato e molto spesso migliorato le condizioni del genere umano, ma purtroppo non per tutti, a volte solo di quella parte dell'umanità - le società più ricche e più evolute - che possono pienamente usufruire delle innovazioni. La ricerca nasce pura, in forma di indagine per acquisire nuovo sapere, per il piacere di scoprire, spinta dalla curiosità, dalla voglia di capire, da quella componente della natura umana che Dante ha felicemente sintetizzato facendo dire ad Ulisse: "fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza". Dalla creazione di nuove tecnologie derivano prestigio, potere, supremazia, come accaduto durante la storica corsa allo spazio tra gli Stati Uniti e l'ex Unione Sovietica, ma non mancano purtroppo le applicazioni militari, con la fabbricazione di nuove armi sempre più potenti, che a volte minacciano ma più spesso garantiscono - nel timore reciproco delle superpotenze - gli equilibri politico-militari del mondo. Però quando in caso di guerra la pace e la sicurezza nazionale sono minacciate allora pur di difendersi non si bada a spese ed infatti il più alto flusso di finanziamenti alla ricerca mirata è stato destinato dai governi di tutti i paesi belligeranti proprio nel corso dell'ultimo conflitto mondiale. In tempo di pace la ricerca è più mirata a realizzare nuovi prodotti commerciali, che portano vendite, lavoro nelle fabbriche, sviluppo dell'economia, in una parola benessere, che però deve essere benessere di tutti, non solo di chi vende, che a volte è tentato di mettere in commercio prodotti rinnovati solo nell'apparenza, creati per fare moda tra gli acquirenti e per fare soldi tra i venditori. Ancora oggi invece sono troppo poche le applicazioni reali delle innovazioni per risolvere i problemi del mondo, come fame, malattie, sovrappopolazione, sottosviluppo. Basti pensare che del ricco mercato mondiale dei farmaci solo l'1% va al continente Africano che è invece proprio quello che ha il maggior bisogno di medicine. Gli abitanti della Terra sono saliti a 6 miliardi, più di metà non hanno da mangiare a sufficienza e anche nei paesi ricchi comincia a scarseggiare l'acqua. Dobbiamo ripensare all'uso della scienza, eliminare i pericoli ed imparare ad usare le innovazioni per stare meglio tutti. |
Meccanica Quantistica Relatore: Roberto Battiston, INFN - Univ. Perugia Una introduzione elementare alla Meccanica Quantistica pensata per coloro che non ne sanno (quasi) nulla ma che vogliono saperne un po' di piu'. Le leggi dei quanti sono alla base di tutte le leggi della natura, senza di esse non si possono spiegare fenomeni fondamentali come la luce, gli atomi e i loro nuclei o applicazioni di larghissimo uso come il laser, le onde radio, i raggi X , i processi chimici. Eppure la maggior parte di noi non sa praticamente nulla di questa teoria e non si rende quindi conto di quanto siano affascinanti le leggi che governano il mondo atomico, davvero una fisica con effetti speciali. Non e' richiesta nessuna preparazione scientifica ma solo una buona dose di curiosita'. |
Ricerca, Tecnologia, Impresa Relatore: Ubaldo Bottigli, Univ. Siena - INFN PisaL'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è l'istituto italiano che promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare, nonché lo sviluppo tecnologico necessario alle attività in tali settori. Opera in stretta connessione con l'Università e nell'ambito della collaborazione e del confronto internazionale. L'Istituto ha al suo interno cinque Commissioni Scientifiche Nazionali (CSN) e la quinta di esse si occupa degli sviluppi tecnologici. I progetti finanziati dalla CSN5 si indirizzano su tre linee direttrici: 1. Rivelatori di particelle e relative tecnologie elettroniche e di calcolo 2. Acceleratori di particelle e relative tecnologie elettroniche e di calcolo 3. Applicazioni interdisciplinari delle tecniche di frontiera sviluppate nella commissione e nell'INFN. In ogni progetto che la commissione valuta vengono considerati con particolare attenzione i seguenti aspetti: · Acquisizione di leadership ed autonomia progettuale in sviluppi tecnologici di frontiera. · Diffusione nell'ambito interdisciplinare (funzione di volano). · Formazione di giovani ricercatori nei campi della missione dell'Istituto. · Trasferimento tecnologico: attraverso collaborazioni scientifiche con l'industria o altri Enti, si partecipa al lavoro di qualifica e consolidamento dei prodotti ad alto contenuto di tecnologie avanzate facilitandone la diffusione. Nella presentazione sarà messo in risalto il "circolo virtuoso" che partendo dalle esigenze della ricerca fondamentale stimola studi nel campo degli acceleratori, delle sorgenti, dei rivelatori, dei sistemi di read-out, dell'analisi dati, curandone le applicazioni interdisciplinari in campo biologico e medico, nell'analisi di reperti di interesse artistico, archeologico, storico ed in campo ambientale. |
Presentazione attività LNF Relatore: Buno Buonomo, INFN - LNF |
Energia, che cos'è ? Relatore: Nicola Cabibbo, Univ. La Sapienza (Roma) - INFN Roma 1 |
La scienza ai fornelli e la cucina del futuro Bibliografia: D.Cassi e E.Bocchia, "Il gelato estemporaneo ed altre invenzioni gastronomiche - Mangiare sano e gustoso con la cucina molecolare", Sperling & Kupfer, Milano, 2005 |
Approcci multidisciplinari all'evoluzione umana Relatore: Luca Luigi Cavalli -Sforza Univ. Stanford (USA) |
La Città della Scienza di Napoli: un centro educativo e di diffusione scientifica Relatore: Alessandra Drioli, Città della Scienza, Napoli |
Fasci di particelle brillanti: la luce di sincrotrone di ultima generazione Relatore: Massimo Ferrario, INFN - LNF In questo seminario la fisica delle sorgenti di luce di sincrotrone e dei FEL verra' introdotta in modo elementare con riferimento anche slle sorgenti spaziali. Verranno inoltre illustrate le applicazioni di tali sorgenti e le attivita' in corso ed in via di sviluppo su questo tema presso i laboratori nazionali di Frascati dell'INFN. |
Collisori lineari: CLIC Relatore: Andrea Ghigo, INFN - LNF Lo studio delle particelle elementari nelle regioni di energia superiori al TeV richiede acceleratori di particelle di spropositata lunghezza. Lo studio di schemi innovativi e di gradienti di accelerazione sempre piu' alti e' quindi fondamentale per contenere le dimensioni e i costi di questi apparati. Nella presentazione vengono descritti il progetto di un collisore lineare ad elettroni e positroni in grado di raggiungere le energie suddette con dimensioni sostenibili ed in particolare la sperimentazione in corso con un'acceleratore di test studiato da una collaborazione internazionale ed in fase di realizzazione presso il CERN di Ginevra |
Energia elettrica in Italia Relatore: Corrado Mencuccini, Univ. Roma La Sapienza - INFN Roma 1 |
Energia dalla fusione ? Relatore: Francesco Orsitto, ENEA - Frascati |
Il progetto CNGS/OPERA: un fascio di neutrini da Ginevra al Gran Sasso |
L' Islam e il pensiero scientifico Relatore: Alberto Ventura, Univ. Napoli L'intervento intende affrontare nelle sue linee generali il tema del rapporto fra la cultura islamica e la scienza. Questo rapporto si presenta in effetti come problematico da più di un punto di vista. Ad una prima osservazione, la civiltà dell'Islam sembra avere in un primo momento sviluppato una grande tradizione scientifica, mutuata in gran parte dal pensiero antico ma corroborata anche da nuovi ed originali apporti, per poi entrare in un periodo di lento declino. I motivi di questa mutazione sono stati in genere analizzati dagli storici con una certa superficialità, nel senso che si è voluto un po' troppo semplicisticamente attribuire questa decadenza alle limitazioni imposte al pensiero scientifico dal rigorismo religioso. In realtà, il rapporto fra scienza e religione (come quello fra ragione e fede) si è articolato nel mondo islamico in modo notevolmente diverso rispetto a quanto è avvenuto in Occidente. Nell'Islam, infatti, scienza e religione hanno intrattenuto rapporti meno conflittuali, ma questo elemento indubbiamente positivo ha anche avuto un suo risvolto negativo: il pensiero scientifico, non essendo antagonista di quello religioso, non si è sviluppato in modo indipendente e non ha quindi conosciuto quegli sviluppi che hanno permesso invece alla scienza europea di raggiungere i suoi traguardi. Bibliogafia essenziale: |
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L.S. 25 settembre 2006 |
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